Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] (1529), in cui sostenne che la lingua letteraria italiana non deve essere fiorentina né toscana, ma una lingua comune a tutta Italia, già esistente nel fondo dei vari dialetti. Scrisse, tra l'altro, una Poetica (1529).
Vita
Esiliato dalla sua città ...
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BARDI, Pietro
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze prima del 1570 da Giovanni dei conti di Vernio e Lucrezia Salviati. Giovanissimo, entrò a far parte dell'Accademia degli Alterati, ove fu detto '1'"Avvinato" [...] cfr. Opere, II, Bologna 1655, pp. 124-126).
Il B. morì poco dopo il 1660.
Bibl.: S. Salvini, Fasti consolari dell'Accademia Fiorentina, Firenze 1717, pp. 275, 332, 356, sii; G. M. Maizuchelli, Gli Scrittori d'Italia,li, 1, Brescia 1758, pp. 339 s.; G ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] note in Toscana nella traduzione di G. Sella (Firenze 1783).
Nel 1805 accadde un episodio assai importante per la vita fiorentina e per il L.: il fallimento della casa Riccardi. Quale economo, senza stipendio, dei Riccardi egli aveva firmato carte a ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] ora la nostra pronunzia, a cui si fa grave offesa fuori di Toscana» (p. VII): esse sono desunte «dall’uso vivo fiorentino», che si riferisce «non alla pronunzia dell’infimo popolo di Firenze [...] ma alla pronunzia della parte migliore di esso popolo ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] prestiti da lingue straniere; dati i rapporti tra i vari dialetti italiani e la lingua nazionale di matrice tosco-fiorentina, in questo caso si parla di prestito interno.
Secondo il GRADIT (Grande dizionario italiano dell’uso), le prime attestazioni ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] voi non sète uso ad perdere la Cupola di veduta (Machiavelli 1997: 42, atto I, scena 2)
Machiavelli condivide con l’ambiente cancelleresco fiorentino e con Guicciardini gli abiti grafici latineggianti: ad «a» (1 b.; 3 f.; 3 l.), et «e» (1 a.; 1 c; 2 ...
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PISTELLI, Ermenegildo
Roberto Pertici
PISTELLI, Ermenegildo. – Nacque a Camaiore (Lucca) il 15 febbraio 1862, da Alfonso e da Clelia Benedetti.
Il padre era stato volontario con gli studenti pisani [...] lui i ricordi di Pistelli in Le memorie di Omero Redi, Firenze 1933, pp. 55-92).
Nella Versilia lucchese e fiorentina (un istituto fu attivo a Pietrasanta dal 1819 al 1872), era molto viva la tradizione scolopia: significava attaccamento alla cultura ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] via libresca, avesse preteso di insegnarlo ai veneziani.
La conciliazione tra le idee di Bembo e il punto di vista fiorentino si ebbe solo con l’Ercolano di ➔ Benedetto Varchi (pubblicato postumo nel 1570), ampio trattato in cui la questione della ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] in Firenze, n.s., XX (1789), coll. 17-23, 33-39 (con bibl. parziale delle opere); G.B. Tomitano, Elogio di D.M. M. fiorentino con catalogo delle sue opere, Venezia 1789, pp. 7-16 e bibl. delle opere alle pp. 17-22 (dell'opera diede notizia un anonimo ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] i vari dialetti toscani, per quanto assai simili tra loro.
La novità sta nel fatto che Manzoni non arrivò al fiorentino in forza di una sua presunta superiorità genetica o espressiva rispetto ad altre parlate, distanziandosi da tanti altri prima di ...
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fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...