ALBIZZI, Ubertini
Quinto Santoli
Nato probabilmente a Firenze, verso il1360, da Bartolomeo, della nobile famiglia fiorentina, fattosi domenicano in una data incerta, fu mandato a studiare in Inghilterra [...] (1386). Lettore delle sentenze pro forma dal 1389 a S. Maria Novella in Firenze, e, dal 1390 anche borsario, nel 1391 venne eletto priore dello stesso convento, ma, per motivi che ci sfuggono, conservò ...
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GALLO, Giacomo
Giampiero Brunelli
Nacque a Napoli presumibilmente intorno al 1475 da Luigi e dalla fiorentina Giulia Della Bella. Apparteneva a un'eminente famiglia amalfitana, trapiantata nella capitale [...] e probabilmente impegnata nella professione giuridica.
Allo stato degli studi, è difficile definire i contorni della figura: le relazioni con il marchese di Pescara, Ferdinando Francesco d'Avalos, con ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] minori, a scegliere un predicatore da invitare a Firenze. A quell'occasione data il famoso scambio di lettere facete tra i due fiorentini.
La lega conclusa da Leone X con Carlo V l'8 maggio 1521 pose le premesse per una guerra contro i Francesi in ...
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Commediografo francese (n. Troyes 1540 circa - m. dopo il 1611), appartenente a un ramo della famiglia fiorentina Giunti, che aveva assunto un cognome francese. Pubblicò nel 1579 sei commedie (Le laquais, [...] La veuve, Les esprits, Le morfondu, Les jaloux, Les écoliers) e altre tre nel 1611 (La constance, Le fidèle, Les tromperies), tutte derivate, o liberamente tradotte, da autori italiani. Les esprits offrirono ...
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GIALLO, Iacopo del, detto Giallo miniatore
Maria Giovanna Sarti
Scarse le notizie biografiche su questo miniatore, di origine fiorentina e di cultura tosco-romana, documentato in Veneto tra il quarto [...] e decorazione, Venezia 1981, p. 40; R. Fontana, Considerazioni intorno a villa Badoer di Fratta, con alcune notizie su Giallo Fiorentino suo decoratore, in Palladio e il palladianesimo in Polesine, a cura di L. Puppi, Rovigo 1984, p. 47; C. Cairns ...
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Erudito (n. 1587 - m. 1670); senatore, nominato conte palatino da Urbano VIII, fu consolo dell'Accademia Fiorentina (1627), poi arciconsolo della Crusca (1655). n Libreria Strozzi. Da Carlo S. fu costituita [...] all'estinguersi di quel ramo della famiglia, dal granduca Pietro Leopoldo, che l'assegnò alle biblioteche e agli archivî fiorentini. I codici furono suddivisi tra la Laurenziana (186 mss.) e la Magliabechiana, attuale Nazionale (1590 mss.), mentre i ...
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CAPONSACCHI, Gherardo
Paolo Nardi
Figlio di Caponsacco, fu uno dei membri più illustri dell'antica famiglia fiorentina che Dante dice discesa da Fiesole (Parad., XVI, 121)e che fece parte del gruppo [...] 61 n. XXXIII, 65 n. XXXV, 169 n. LIX, 224 n. III, 363 n. 1; 520 n. 3; G.Richa, Notizie istoriche delle chiese fiorentine divise ne' suoi quartieri, II, Firenze 1755, p. 50; P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze s.d., pp. 147 ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] una corsa nelle strade parigine (1607) e invitò musicisti e danzatori italiani al Louvre (1605), aggiunse un tocco di eleganza fiorentina a una corte molto meno raffinata di quella urbinate del Castiglione.
L'entità dei successi del C. si può dedurre ...
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Pittore, scultore e orafo (Firenze 1435 - Venezia 1488). Annoverato tra le principali figure della vita artistica fiorentina nella seconda metà del 15° secolo, nella scultura V. realizzò una monumentalità [...] di Francesco Cione, fabbricante di mattoni e poi gabelliere, prese il nome dal suo primo maestro d'arte, un orefice fiorentino che si chiamava Giuliano Verrocchi. Ma V. fu specialmente un maestro di sé stesso e partecipò assai presto a concorsi e ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] e G. Caccini, fu tra i più tenaci e convinti assertori. Musicista tra i più attivi della Camerata de' Bardi fiorentina, nelle sue opere volle P. portare a compimento la realizzazione del nuovo stile recitativo non ornato (al quale è comunemente ...
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fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...