Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] bisticcio ma come «gioco» è invece rubricato il caso petrarchesco parte / parto. Assieme ad altri casi, come i frequenti giochi su fiore / Fiorenza o su amaro / amore (per es.: «La Morte m’è amara, che l’amore / mutòmi in amarore»; Pier della Vigna ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] alla marineria dell’Italia unita una terminologia tecnica omogenea, il più possibile scevra di elementi stranieri e capace di «rimettere in fiore le voci e le frasi del linguaggio marino e militare usato a Roma, a Pisa, a Livorno e per tutta la ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] Zanichelli.
De Crescenzo, Luciano (1985), Oi dialogoi. I dialoghi di Bellavista, Milano, Mondadori.
Giamboni, Bono (1994), Fiore di rettorica (1292), edizione critica a cura di G. Speroni, Pavia, Università degli studi, Dipartimento di scienza della ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] vedi il napol. [ˈŋgwɔlːə] in collo, il barese [nənˈdɛŋgə] non tengo, il sicil. centro-merid. [uɱˈvjɔre] un fiore.
Il meccanismo assimilatorio può pure essere al contempo anticipatorio e perseverativo quando un suono si modifica a causa dell’influenza ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] non dipendeva solo dalla vocale dell’ultima sillaba ma interessava in maniera più sensibile la struttura della parola: fiore, monte o salute non possono derivare che dai rispettivi accusativi latini flōrem, montem, salūtem, perché i nominativi flōs ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] con Rajna, ma la morte gli impedì di pubblicarlo con apparato. Nel 1922 uscì per sua cura l’edizione del Fiore e del Detto d’Amore, in appendice al volume unico delle opere di Dante promosso dalla Società dantesca italiana. Della paternità ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] perché dà il significato di qualcosa di chiaro, evidente, attraverso l’idea di qualcosa che si apre, come la corolla di un fiore, e diviene visibile a tutti. Un uso ironico del gesto è quello di Antonio Di Pietro, pubblico ministero nel processo Mani ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] comico-burleschi, e se il linguaggio dell’Inferno è aperto a espressioni volgari od oscene, statisticamente la quantità di termini del “Fiore” assenti nell’opera di Dante preoccupa («Il Sole 24 ore» 8 aprile 2001)
(19) Su Epifani è già cominciata la ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] di Damocle, tallone d’Achille;
(d) le opere letterarie del canone: fare il gran rifiuto (Inf. III, 60), scegliere fior da fiore (Purg. XXVIII, 41), fare come i capponi di Renzo (I promessi sposi III); fare il donchisciotte;
(e) il mondo contadino ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] non se ne serva: si pensi ad alcuni slogan famosi, dai meno recenti Esso, metti un tigre nel motore o Durbans, ti spunta un fiore in bocca, ai più vicini (dal 2005 in poi) No Martini, no party, Müller fate l’amore con il sapore a Geox, la scarpa ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che contiene gli apparati della riproduzione:...
fiorare
v. intr. [der. di fiore], poet. ant. – Fiorire, produrre fiori: A la stagion che ’l mondo foglia e fiora (Compiuta Donzella). L’uso di questo verbo difettivo (è usata solo la 3a pers. sing. del pres. indic., fióra) è stato rinnovato...