Scrittore serbo (Crnobarski Salaš, Šabac, 1862 - Glogovac, Paračin, 1905). Maestro di villaggio, costretto a ripetuti trasferimenti per le sue simpatie socialiste, nel 1893 si trasferì a Belgrado, dove [...] fu redattore per varie riviste e venne arrestato più volte. Nei suoi racconti (Polisko cveće "Fiore di campo", 1890; Zeleni vajati "Camere verdi", 1895) idealizzò la cultura patriarcale del villaggio serbo. Scrisse anche romanzi (Seljanke "Contadine ...
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(gr. Νάρκισσος) Mitico figlio di Cefiso e della ninfa Liriope; insensibile all’amore, non ricambiò la travolgente passione di Eco, per cui fu punito dalla dea Nemesi che lo fece innamorare della propria [...] immagine riflessa in una fonte; morì consumato da questa vana passione, trasformandosi nel fiore omonimo. Il mito è narrato da Ovidio ed è argomento frequente di pitture pompeiane.
Dal mito di N. deriva il termine narcisismo, introdotto in ...
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À la Recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto) Opera narrativa dello scrittore francese M. Proust (1871-1922), composta di 7 parti: Du côté de chez Swann (Dalla parte di Swann, 1913), À [...] l'ombre des jeunes filles en fleurs (All'ombra delle fanciulle in fiore, 1918), Le côté de Guermantes (I Guermantes, 1920-21), Sodome et Gomorrhe (Sodoma e Gomorra, 1923), La prisonnière (La prigioniera, post., 1923), Albertine disparue o La fugitive ...
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Letterato e filologo, francescano (Pruno, Stazzema, 1804 - Marano, Napoli, 1856). Professore di filosofia e di lettere a Prato, in relazione con parecchi filologi e letterati (C. Guasti, B. Puoti, N. Tommaseo, [...] ecc.), pubblicò: Cronaca di Firenze di Giuliano Ughi (1842); un volgarizzamento trecentesco dell'Ecclesiaste (1854); studî su testi francescani; Fiore di poesie liriche (1845); Prose e versi (1853). ...
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(gr. ῾Υάκινϑος) Nella mitologia greca, giovinetto, figlio del re Amicla (ma dai poeti talvolta detto figlio di Ebalo), amato per la sua bellezza da Borea (o Zefiro) e da Apollo, ucciso per errore (o per [...] gelosia di Borea) dal dio durante il lancio di un disco; sulla sua tomba nacque il fiore omonimo. Il culto originario di G. fu ad Amicle in Laconia e si diffuse prevalentemente in aerea dorica; gli erano sacre le feste Giacinzie (τὰ ῾Υακίνϑια), ...
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Scrittore ungherese (n. Kolozsvár 1907 - m. 1992); laureatosi in letteratura italiana, studiò e viaggiò in Italia. Scrisse romanzi, prima realistici, poi d'indagine psicologica: Rosta ("Setaccio", 1931); [...] A nagy ember ("Il grand'uomo", 1936); Alvajárók ("I sonnambuli", 1938); A sárgavirágos leány ("La ragazza dal fiore giallo", 1941); Tegnap ("Ieri", 1942); Szabadság ("Libertà", 1945); Mérlegen ("Sulla bilancia", 1950); A boldogtalanság művészete ("L ...
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Scrittore indonesiano (Cianjur, Giava Occid., 1920 - Mosca 1979). Alieno da ogni suggestione della cultura occidentale e non impegnato politicamente, anche se sostenuto dagli intellettuali marxisti, alla [...] in Cina, quindi nell'URSS. Considerato il primo commediografo moderno indonesiano (le commedie in un atto Bunga Rumah Makan "Il fiore del ristorante", 1948, e Awal dan Mira "A. e M.", 1952), autore di libretti per musica (Suling "Il flauto", 1948 ...
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Bonini, Carlo. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1967). Ha collaborato con Il Manifesto e il Corriere della Sera dove si è occupato di cronache giudiziarie, e attualmente lavora come inviato [...] la Repubblica. Ha pubblicato il suo primo libro nel 1998 La toga rossa, a cui ha fatto seguito l’anno successivo Il fiore del male. Bandito a Milano, biografia di Renato Vallanzasca, che ha ispirato il film di M. Placido del 2010. Nel 2006 ha ...
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Poeta ungherese (Újbátorpuszta, Bihar, 1896 - Budapest 1978). Figlio di un bracciante agricolo, fu rappresentante di spicco della corrente poetica nazional-popolare che, sulle orme di S. Petőfi e J. Arany, [...] di viola", 1922; Világ végén "In capo al mondo", 1924; Emlék "Ricordo", 1940; Villám és virág "Fulmine e fiore", 1941). Abbandonò poi improvvisamente le sue posizioni per passare all'estrema destra, scrivendo versi antisemiti, e fu condannato, alla ...
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Filologo e storico della letteratura romena (Călugăreni-Uzuri, Vlaşca, 1883 - Bucarest 1944). Ha curato edizioni critiche. È autore di una fondamentale Istoria literaturii romîne vechi ("Storia della letteratura [...] nella letteratura romena" (Cărţile populare in literatura romînească, 1929, 1938). Ha studiato, fra l'altro, il motivo del "fiore di virtù" nella letteratura romena. Ha diretto la collana Cercetări literare ("Ricerche letterarie", 5 voll., 1934-43). ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che contiene gli apparati della riproduzione:...
fiorare
v. intr. [der. di fiore], poet. ant. – Fiorire, produrre fiori: A la stagion che ’l mondo foglia e fiora (Compiuta Donzella). L’uso di questo verbo difettivo (è usata solo la 3a pers. sing. del pres. indic., fióra) è stato rinnovato...