È la proprietà che hanno quasi tutte le piante di orientarsi, nel loro accrescimento, a seconda della direzione della luce. Si chiama anche fototropismo. Ce ne dànno esempio le piante che teniamo nelle [...] mattino e alla sera (piante-bussola). La sensibilità eliotropica di un organo può variare: così i piccioli fiorali della Linaria cymbalaria dopo avvenuta l'impollinazione diventano eliotropicamente negativi e, curvandosi in senso contrario alla luce ...
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COMES, Orazio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Monopoli (Bari) l'11 nov. 1848 da Onofrio, e da Caterina Pignatelli; frequentò all'università di Napoli il corso di scienze naturali e si laureò con [...] provocata dalla posizione relativa o dallo sviluppo, degli organi sessuali, oppure per un contatto, dovuto a movimenti di altre parti fiorali.
Appena laureato il C. fu mandato dal suo maestro V. Cesati alla scuola superiore di Portici per coprire il ...
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Con questo nome s'indica il non contemporaneo maturare degli organi sessuali nei fiori ermafroditi, talché la fecondazione non può avvenire se non per mezzo di polline estraneo (C. K. Sprengel) e si chiama [...] essi fanno, ecc. sono spesso circostanze che ostacolano l'impollinazione omoclina e l'omogamia.
Per converso, sempre nei tipi fiorali a impollinazione zoidiofila, vediamo messo in opera ogni mezzo atto non solo ad attrarre gl'insetti o altri animali ...
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LABIATE (lat. scient. Labiatae o anche Lamiaceae)
Augusto Béguinot
Vastissima famiglia di piante Dicotiledoni Simpetale comprendente erbe annuali o perenni o anche frutici a fusto persistente e legnoso, [...] elaboranti e secernenti olî essenziali che si riscontrano anche lungo il fusto specialmente nell'infiorescenza e negli stessi organi fiorali; da ciò il profumo, grato o ingrato, che la massima parte dei componenti di questa famiglia emana. L'esame ...
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vernalizzazione Trattamento a una temperatura appropriata che, applicato all’apice del germoglio di una pianta nello stato di vita attivo (non durante il periodo di riposo), lo rende adatto a trasformarsi [...] in germoglio riproduttivo (fiorale) nelle condizioni fotoperiodiche convenienti alla specie. La v. ha estesa applicazione in regioni dove il clima freddo e l’inverno molto lungo rendono necessaria una semina ritardata delle colture annuali, come il ...
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SPARGANIACEE (lat. scient. Sparganiaceae, dal gr. σπάργανον "fascia", per la forma delle foglie)
Emilio Chiovenda
Famiglia di Monocotiledoni con un unico genere Sparganium, comprendente 15 specie; sono [...] frequente è lo S. simplex L. con caule semplice spesso fluitante, con capolini tutti solitarî nelle ascelle delle foglie fiorali. Altre specie, assai più piccole, crescono esclusivamente negli stagni dei monti elevati.
Le foglie di queste piante sono ...
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IPONOMEUTIDI (Hyponomeutidae)
Emilio Turati
Famiglia di piccole farfalle (Microlepidotteri) eterocere del gruppo delle Tignole (v.) che, secondo lo Spuler, comprende cinque sottofamiglie: 1. Hyponomeutinae, [...] fusiformi, vivacissimi. Vivono in comune in un tessuto molle a rete di seta; qualche specie anche entro le gemme fiorali di piante fruttifere. Le crisalidi entro il tessuto avviluppate in un bozzoletto. I bruchi di alcuni generi sono dannosi alle ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione [...] c. Il tipo corrispondente d’infiorescenza, nella quale al posto dei rami vegetativi si hanno rami fioriferi o peduncoli fiorali (dicasio, monocasio, policasio).
C. elicoide (o bostrice) Infiorescenza a c. unipara, nella quale gli assi successivi sono ...
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Arbusto (Punica granatum; v. fig.) detto anche melagrana o granato, della famiglia Litracee. È alto fino a 5 m, cespuglioso, con rami terminanti in una spina; ha le foglie opposte o fascicolate, di forma [...] per preparare gelati e sciroppi. Si usavano un tempo la corteccia del fusto e dei rami e la buccia del frutto, nonché i bottoni fiorali come astringenti (tannino); la buccia del frutto serviva anche alla concia dei cuoi e a fabbricare inchiostro. ...
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Botanica
Abbozzo del germoglio (cioè l’asse caulinare) e dei fillomi da questo originati. L’embrione vegetale ha al suo apice una gemma, dalla quale si svilupperà il fusto della pianta; sia il fusto sia [...] gemma a seconda del germoglio che ne proviene, della posizione che occupano e della loro origine: gemme fogliari o foglifere, gemme fiorali o fiorifere o floripare e gemme miste, se danno solo rami fogliati, solo fiori oppure foglie e fiori; gemme ...
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fiorale
agg. [der. di fiore]. – Del fiore, dei fiori, soprattutto in riferimenti botanici: struttura f.; morfologia degli organi f.; involucro f., il perianzio; ricettacolo f.; peduncolo fiorale. In partic., formula f., notazione con cui si...
nettario
nettàrio s. m. [der. di nèttare]. – In botanica, organo di molte piante angiosperme, che secerne il nèttare per mezzo di un epitelio speciale o da fori simili a stomi acquiferi: n. nuziali (o fiorali o mesogamici), quelli che si trovano...