spezie
Silvia Moretti
L’anima del commercio con mondi lontani
Fin dall’antichità con il termine spezie venivano indicati genericamente tutti i prodotti di origine vegetale utilizzati per insaporire [...] internazionale
Dall’antichità all’età delle crociate
I Greci e i Romani facevano largo uso di spezie (anice, pepe, zafferano, finocchio, timo) in cucina per aromatizzare i cibi e il vino, nei prodotti cosmetici, nella medicina e nelle cerimonie di ...
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Erba annua (Pimpinella anisum) delle Ombrellifere, alta circa 50 cm. Presenta spiccata eterofillia: le foglie primordiali sono reniformi, le altre foglie basali sono pennate con 3-5 segmenti ovati e infine [...] dolciastro, costituito principalmente di anetolo (89-90%), metilcavicolo, anisone, acetaldeide ecc. Viene sofisticato con oli di finocchio, di legno di cedro, essenza di trementina, balsamo di gurium ecc.
A. stellato Piccolo albero (Illicium verum ...
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Nome generico di sostanze odorose e spesso di sapore gradevole, usate come profumi o per condimento, come le spezie. Gli a. sono naturali o artificiali: i primi preesistono nelle sostanze aromatiche o [...] , ruta); Mirtacee (mirto, eugenia o chiodi di garofano, eucalipto); Apiacee (coriandolo, cumino, carvi, anice, finocchio, levistico, arcangelica, sedano, prezzemolo); Lamiacee (lavanda, salvia, sclarea, melissa, timo, origano, maggiorana, rosmarino ...
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VERMUT
Giovanni DALMASSO
È uno dei più interessanti e tipici vini di lusso italiani. La vecchia grafia del nome stesso era Vermouth (o Wermouth, o Wermuth). L'origine di questo nome non è sicura; generalmente [...] , la Salvia sclarea, la camomilla romana, il garofano, lo zafferano, l'anice stellato, l'anice comune, il coriandolo, il finocchio, la vaniglia, l'angelica, la genziana, il calamo aromatico, il giaggiolo, le cortecce di cannella, di china, il legno ...
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Condimento
Anna Maria Paolucci
Il termine indica qualsiasi sostanza, liquida o solida, aggiunta ai cibi per insaporirli o esaltarne il gusto: sono condimenti le spezie, le erbe aromatiche, il sale (v.), [...] aglio, la ruta, la salvia, il cerfoglio, la menta, l'origano, il timo, lo scalogno, il porro, la maggiorana, il finocchio, il levistico o sedano di montagna, la santoreggia e altre ancora, come per es. il pregiatissimo silfio della Cirenaica, estinto ...
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di Luca Maroni
Arduo produrre un vino di eccellente pregio analitico-sensoriale. Obiettivo per conseguire il quale è necessario soddisfare contemporaneamente due selettive condizioni: l’ottimizzazione [...] periodi di gran caldo o di pioggia. Come trattamento profilattico si spruzzano le piante con infusi di ortica, camomilla, finocchio, dente di leone, valeriana e corteccia; come antiparassitario si impiega il solo solfato di rame. Il calendario lunare ...
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Giovanni Ballarini
Gastronomia
Gli animali si cibano,
l'uomo mangia,
ma solo l'uomo spirituale
sa mangiare
(Anthelme Brillat-Savarin)
La cultura della buona cucina
di Giovanni Ballarini
29 aprile
Nella [...] in materia gastronomica. Sotto i merovingi, per es., s'introdussero nuove salse, si serviva il formaggio aromatizzato con il finocchio, si preparavano conserve di rose e di violette. Sotto i carolingi comparvero i primi pasticci all'uovo o di pesce ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] al sale e al pepe macinato o in grani, può contenere ingredienti quali aglio, peperoncino, paprika, vino, peperone e finocchio, per conferire sapori particolari al prodotto. La stagionatura del salame è un processo complesso non ancora del tutto ...
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finocchio
finòcchio s. m. [lat. fenŭcŭlum, variante di fenicŭlum o foenicŭlum]. – 1. a. Erba delle ombrellifere (lat. scient. Foeniculum vulgare), bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite...