enologia
enologìa s. f. – Con il progresso delle competenze e delle disponibilità viticole ed enologiche, con il moltiplicarsi delle singole aziende produttrici, diverse tipologie di vino si rendono [...] periodi di gran caldo o di pioggia. Come trattamento profilattico si spruzzano le piante con infusi di ortica, camomilla, finocchio, dente di leone, valeriana e corteccia; come antiparassitario si impiega il solo solfato di rame. Il calendario lunare ...
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ORSI, Paolo
Irene Calloud
ORSI, Paolo (Pietro Paolo Giorgio). – Nacque il 17 ottobre 1859 a Rovereto – allora appartenente all’Austria, oggi in provincia di Trento – settimo di otto fratelli, da Pietro [...] Avviò l’esplorazione dei maggiori siti preistorici (Stentinello, Castelluccio, Thapsos, Plemmirio, Melilli, Cozzo Pantano, Pantalica, Cassibile, Finocchio, Banco Grande, Monte Tabulo), riuscendo, tramite l’indagine condotta su centinaia di tombe e la ...
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ROMA (XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, 11, p. 728)
Roberto Almagià
Secondo il censimento del 1951 la città di R. comprende 22 rioni (dei quali 14 sono i vecchi, anteriori al 1870), tutti inclusi nella [...] .), Acilia (4696 ab.), Tor Sapienza (4068 ab.), Prima Porta (2978 ab.), Torre Gaia (2550 ab.), Cesano (2317 ab.), Finocchio-Borghesiana (1842 ab.), Morena (1651 ab.), Ostia Antica (1398 ab.), La Rustica (1393 ab.), Casalotti (1115 ab.), Fregene (1202 ...
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RAMIFICAZIONE
Carlo Avetta
. I membri della pianta possono portare delle appendici della stessa natura morfologica del membro che le ha generate o di natura diversa. Nel primo caso si parla di "ramificazione", [...] a grappolo quanto quella a cima possono in certi casi simulare una dicotomia, che allora si dice falsa. Nel fusto del finocchio e di altre Ombrellifere è frequente la falsa dicotomia di tipo racemoso, perché il ramo spinge da un lato il tratto di ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] biconsonantiche impossibili in italiano, sia nell’attacco che nella coda sillabica, come in torinese [mluŋ] «melone», [fnuj] «finocchio», [masʧ] «maschio».
Nella catena parlata, gli incontri di tre o quattro consonanti che ne deriverebbero sono però ...
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MALATESTA (de Malatestis), Andrea, detto Malatesta
Pier Giovanni Fabbri
Nacque il 30 nov. 1373 da Galeotto I, signore di Rimini, e da Gentile da Varano e fu battezzato con il nome di Andrea, che divenne, [...] servizio del cardinale, conquistando una serie di castelli delle vallate appenniniche (Sarsina, Turrito, Pozzo, Finocchio, Cerfoglio, Linaro, Ciola, Musella, Montepetra, Perticara, Ugrigno, Ranchio, Casalbono, Caminate).
L'inserimento dei Malatesta ...
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giardino
Alessandra Magistrelli
Uno spazio per imitare la bellezza della natura
Il giardino è un luogo in cui l'uomo cerca di ricreare l'armonia della natura. Per coltivare un giardino occorre lavorare [...] vita e dell'amore, che duravano però solo una settimana. Si mettevano nei vasi semi a rapida germinazione come quelli di finocchio o di lattuga, finché non nascevano le piantine che venivano portate sull'altare di Adone dov'erano lasciate al sole e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] di diluire nel vino bianco una polvere a base di semi di garofano, noce moscata, cardamonio, cumino, zafferano e semi di finocchio; questa bevanda doveva essere somministrata al cavallo ‒ con la testa immobilizzata e tirata verso l'alto da una corda ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] quasi tutte le lingue e le culture e producono anche in italiano parole volgari come: checca, culattone, finocchio, frocio, metterlo in culo, prenderlo in culo, recchione, rotto in culo; castronaggine, castrone, castroneria («conobbe di esser ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] , come l'uso di sonde, composte non solo di metallo ma anche di erbe curative quali steli di malva, di finocchio, di prezzemolo, cosparsi di unguenti a base di verderame o arsenico con aggiunta di calce viva. Tali riflessioni sull'applicazione ...
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finocchio
finòcchio s. m. [lat. fenŭcŭlum, variante di fenicŭlum o foenicŭlum]. – 1. a. Erba delle ombrellifere (lat. scient. Foeniculum vulgare), bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite...