Storico catalano (Salitja 1370 circa - Blanes 1444). La sua opera: Llibre dels feits d'armes de Catalunya (finita nel 1420) abbraccia gli avvenimenti catalani dall'invasione cartaginese fino al 1416, inserendoli [...] nel quadro della storia spagnola. Pur usando iscrizioni e diplomi come fonti, non disdegna le leggende degli antichi cronisti, inteso a dimostrare la volontà di Dio nelle vicende della Spagna ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] e affascinante in cui perdersi. È un tipo di pittura in cui il gesto durante l’esecuzione è importante quanto l’opera finita: per questo viene chiamato informale gestuale.
Un po’ di Oriente e un po’ di Occidente
L’arte di Pollock nasce da una ...
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Doge di Venezia (m. 1400); distintosi nella guerra contro Genova, era capitano a Candia quando (1382) fu eletto come successore di Michele Morosini. Finita la guerra di Chioggia contro Genova, poté riconquistare [...] Corfù e allargare i dominî dell'Egeo; svolse un'accorta politica di alleanza nel Veneto, ottenendo in pegno dagli Estensi (1395) la contea di Rovigo ...
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Architetto e intagliatore in legno (Lamporecchio, Pistoia, 1442 - Pistoia 1522). Lavorò a Pistoia nel convento di S. Giovanni Battista (1472-85) realizzando la chiesa (finita nel 1516; ricostruita dopo [...] un bombardamento nella seconda guerra mondiale) con modi di pura tradizione brunelleschiana. Questi sono riscontrabili anche nel vestibolo della chiesa della Madonna dell'Umiltà (iniz. nel 1495), mentre ...
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Scrittore e giornalista italiano (Torino 1899 - Palermo 1957). Collaboratore del Corriere della sera e di altri giornali, pubblicò romanzi (Questa povera Arianna, 1932; L'avventura è finita, 1935; ecc.) [...] e raccolte liriche (Esplorazione dell'anima, 1935; ecc.) di un delicato intimismo. Compose anche commedie (Nascita di Salomè, 1937; ecc.), libretti d'opera, soggetti cinematografici e lavori radiofonici ...
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Dinastia marchionale dell'Emilia e della Toscana, discendente forse da famiglie di gastaldi di stirpe longobardica; sorta sotto l'egida degli Ottoni nella seconda metà del sec. 10º e finita nei primi del [...] Canossa (1046-1115). Gli A., grandi livellarî di terre ecclesiastiche, poggiavano la loro potenza sulla classe dei milites, che, finita la dinastia, confluirono a Modena, Reggio e Mantova, nella classe consolare al sorgere del Comune. A un Attone de ...
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Generale italiano (Carrara 1806 - Livorno 1900). Partecipò alla rivoluzione del 1831, poi passò in Portogallo e nella Spagna ove combatté contro i carlisti. Nel maggio 1848 tornò in Italia per partecipare [...] alla guerra contro l'Austria. Finita la guerra, entrò nell'esercito piemontese; generale nel 1859, si segnalò in modo particolare a San Martino. Deputato dal 1860 e senatore dal 1865, prese parte alla campagna del 1866. ...
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Socialista (Prétieux, Loire, 1841 - Asnière, Parigi, 1893), due volte condannato come affiliato all'Internazionale; eletto all'Assemblea nazionale (1871), diede le dimissioni dopo aver votato contro i [...] preliminari di pace con la Germania; fu membro della Comune di Parigi e finita l'insurrezione si rifugiò a Ginevra, dove fondò La Revanche. In Italia dal 1873 al 1876, diede un contributo importante alla trasformazione dell'anarchismo nel movimento ...
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Scrittore tedesco (Beratzhausen, Alto Palatinato, 1889 - Monaco di Baviera 1958). Aperto alla bellezza della natura e alla nativa schiettezza del cuore umano, rimase fortemente legato alla sua terra, al [...] di là di ogni mediazione culturale. Anche nelle Münchener Elegien (1947), scritte appena finita la seconda guerra mondiale, la desolazione dello spettacolo offerto dalla città distrutta non intacca la sua visione sostanzialmente positiva della vita. ...
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CORVO, Andrea (Andrea de Corona)
Paolo Veneziani
Tipografo e incisore di caratteri, era originario di Kronstadt - Corona - in Transilvania (oggi Brassov in Romania). Il suo nome appare per la prima volta [...] nella sottoscrizione della Expositio Evangeliorum dominicalium di Alberto da Padova, finita di stampare il 25 dic. 1476 a Venezia in società con Adamo di Rotwill. In tale edizione, l'unica sottoscritta da entrambi i tipografi, vennero impiegati due ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).