ZENONE di Elea
Guido Calogero
Pensatore greco del sec. V a. C. Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e [...] le cose son molte, è necessario che sian tante quante sono, e né più né meno di tante. Ma se sono tante quante sono, sono finite di numero. Se le cose sono molte, sono infinite: infatti in mezzo a esse ce ne sono sempre altre, e altre ancora in mezzo ...
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Olbers Heinrich Wilhelm Mathias
Olbers 〈òlbërs〉 Heinrich Wilhelm Mathias [STF] (Albergen 1758 - Brema 1840) Cultore di astronomia. ◆ [ASF] [FAF] Paradosso di O.: l'affermazione (1823) secondo la quale, [...] dovrebbe essere quella di una stella tipica, come il Sole, cioè quella stessa del cielo diurno; infatti, in tale Universo si finirebbe con l'incontrare una stella lungo qualunque visuale sulla volta celeste e l'energia emessa da una stella a unità di ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale [...] respinto il formalismo di Kant, cercando di dare un contenuto all'etica filosofica. Ma le revisioni, alle quali fin dall'Ottocento l'utilitarismo era stato sottoposto, avevano condotto alla riscoperta degli aspetti formali dell'etica kantiana, e un ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] in Greek and Medieval thought, New York, Lang, 1992.
Sylla 1981: Sylla, Edith D., William Heytesbury on the sophism 'Infinita sunt finita', in: Sprache und Erkenntnis im Mittelalter, hrsg. von Jan P. Beckmann, Berlin, W. de Gruyter, 1981, pp. 628-636 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] solo dalle esigenze dell’uomo e cerchi in un ‘Dio tappabuchi’ la soluzione ai problemi e ai drammi dell’esistenza finita e la soddisfazione per le proprie aspirazioni inappagate. Della religione va sottolineato il fatto che l’annuncio di salvezza è ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] trascendenza è intesa dall'esistenzialismo non nel senso tradizionale, come attributo di Dio in quanto è ‛al di là' di ogni cosa finita, ma nel senso di Husserl come il movimento per cui l'esistenza si protende verso l'essere e si costituisce come un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] che la riduzione husserliana non è necessariamente di tipo ‘idealistico’: essa infatti non mira semplicemente a superare la differenza tra il finito e l’infinito, tra gli oggetti e la ragione, ma a mostrare le cose in se stesse, cioè i ‘fatti’ come ...
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(ted. Marburg o M. an der Lahn) Città della Germania (79.240 ab. nel 2007), nell’Assia, posta a 200 m s.l.m. nella valle del fiume Lahn, affluente del Reno. Notevole centro industriale (costruzioni meccaniche [...] Sono da ricordare il Palazzo Comunale (15°-16° sec.); le case tardogotiche e rinascimentali; la Marienkirche (consacrata nel 1297, finita nel 14° sec.); la chiesa dell’università (1300 ca.). L’istituto di storia dell’arte dell’università possiede un ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] k1v1+k2v2)=k1f(v1) + k2f(v2), formano a loro volta uno s. vettoriale V* detto lo s. duale di V; se V ha dimensione finita n, anche V* ha la stessa dimensione n.
Dati due s. vettoriali qualunque Vn, Vm, di dimensioni rispettive n, m, entrambi su K, il ...
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idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] abolita la cosa in sé, scompariva qualsiasi realtà estranea al soggetto: quest'ultimo non era più, come in Kant, un'entità finita che dà ordine alla realtà per il tramite delle sue categorie, ma un'entità infinita che crea tutta la realtà. Dal piano ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).