BASTIANI, Giuseppe (non Girolamo), detto Giuseppino da Macerata
Marco Chiarini
Nato a Macerata nella seconda metà del sec. XVI, scolaro di Gaspare Gasparini maceratese, il B. fu attivo per le chiese [...] che di una sola personalità, come del resto attestato dal Benigni fin da circa il 1728 (cfr. V. Benigni), che riferiva 1593 da certo Giovan Battista Ciccolini di Macerata, perché fosse finita entro il settembre dell'anno dopo, la tela fu compiuta ...
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GARZONI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque orfano di padre, unico figlio di Giovanni di Marino e di Lucrezia Navagero di Bernardo di Luca, il 21 apr. 1514, a Venezia. Il padre era morto da qualche mese [...] maschile; pertanto questo ramo dei Garzoni si sarebbe estinto nel 1629 e la casa a S. Giovanni Grisostomo sarebbe finita ai Pasqualigo.
A un patrizio di modeste fortune si prospettavano due tipi di carriera politica: quella giudiziaria, che portava ...
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FERONI, Giuseppe Maria
Matteo Sanfilippo
Nacque a Firenze il 30 apr. 1693 da Fabio, marchese di Bellavista, e Costanza Maria Della Stufa. Compì i suoi studi a Roma, dove ottenne il 15 genn. 1716 il [...] dei Vescovi e Regolari, di Propaganda Fide e dei Riti. Era ormai anziano, ma la sua ascesa non era ancora finita.
Nel 1758 partecipò al conclave che vide eletto Carlo Rezzonico e seppe sfruttare il proprio ascendente per sostenere la candidatura del ...
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BRIANTI, Antonio
Paola Lavagetto Ceschi
Nacque a Parma il 15 apr. 1739. Allievo del pittore di decorazioni atchitettoniche Gaetano Ghidetti, lavorò a Parma sia in architettura sia in pittura di ornati, [...] , misurandosi nella sua impresa artistica forse più importante - il progetto per la facciata della chiesa di S. Giuseppe (finita nel 1782) - riferirsi al modello della chiesa della Madonna di Saronno del Tibaldi (Scarabelli-Zunti) riflettendovi un ...
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CARNERI (Carner, Carneris, Carnero)
Francesco Cessi
Famiglia di artisti originaria di Mori (Trento). Pare che ne sia capostipite Domenico, pittore, morto verso il 1533. Nel 1526 a Civezzano è attivo [...] Spagna, Anna d'Asburgo. Nel 1588 gli fu allogata l'ancona absidale della chiesa di S. Maria Maggiore di Trento, finita nel 1590, e sostituita nel secolo successivo. Dalla moglie Elisabetta Dell'Acqua ebbe numerosi figli tra cui Mattia, architetto e ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] con il dipinto suo più inatteso, la Natività150 (cat. 23). La prima domanda è se le lacune indichino che la pittura non fu finita o se invece si tratti di danni dovuti a un incauto restauro. Ma la bruciatura d’una candela, in basso, attesta che la ...
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FARINACCI, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque il 16 ott. 1892 a Isernia da Michele e da Amelia Scognamiglio. Rimase nella città molisana fino all'età di otto anni, poi al seguito del padre, commissario [...] che il suo dissenso si basava su fatti difficilmente contestabili in toto); quanto a Farinacci, basterà dire che egli sarebbe finito per diventare il punto di riferimento di gran parte degli oppositori interni al regime, sia di quelli di "destra" sia ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] di determinare sotto quali condizioni una successione di "punti infinitamente vicini", tutti della stessa molteplicità, sia necessariamente finita. Il lavoro, tra l'altro, attraverso un esame critico severo di opere precedenti valse anche a dare ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] dialecticae praeceptis del corrispondente, elogiandoli per la capacità di congiungere eloquenza e sapienza e chiedendo che, una volta finita, l'opera gli venisse rispedita, perché intendeva farla conoscere a Leonello d'Este. Una lettera a Giovanni ...
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CAMPONESCHI, Pietro Lalle, conte di Montorio
Peter Partner
Figlio di Loysio (II), conte di Montorio, è ricordato dal cronista De Ritiis nel decennio 1440-1450 come un giovane uso a partecipare ai tornei [...] del Comune al partito angioino. Ma ormai la ribellione angioina era finita e il C. si sottomise a Ferrante, con la città "urlare come lupi" contro gli oppositori e uccidere i nemici fin quando il C. intervenne a fermarli, timoroso di rappresaglie da ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).