Brumel, Valery
Giorgio Reineri
Unione Sovietica • Tolbuzino (Siberia), 14 aprile 1942-Mosca, 26 gennaio 2003 • Specialità: Salto in alto
Chiamato il 'cosmonauta' per i suoi voli magici e per la capacità [...] strada dall'aeroporto a Mosca. Dopo varie operazioni, riuscì a evitare l'amputazione della gamba destra, ma la sua carriera era finita. Nel 1970 riuscì ancora a saltare 2,06 m. Si dedicò quindi a scrivere, compose poesie e novelle, ma incominciò ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] Oxford, ma va sicuramente espunta la pala di New York che ne è derivata.
L'attività di incisore del G. è attestata fin dal 1630, a parte il dubbio Ritratto di Federico Borromeo, dalla serie di cinquanta stampe dei Capricci di varie figure: evidenti i ...
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BRESCIANI-TURRONI, Costantino
Amedeo Gambino
Nato a Verona il 26 febbr. 1882, da Alessandro Bresciani ed Erminia Turroni, ebbe i primi insegnamenti di economia politica da G. Ricca-Salerno, di cui seguì [...] sistema di cambifissi, il ristabilimento della economia di mercato e della libera iniziativa quale potente motore dello sviluppo economico.
Finita la guerra, il B. fu nominato, nel 1945, presidente del Banco di Roma. Venne poi eletto nel 1946 socio ...
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BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] . Caduto il ministero Depretis, il B. ritornò alla prefettura di Torino e subito dopo fu inviato a quella di Napoli. Sul finire dell'anno, in occasione di una visita dei reali a Napoli, l'attentato del Passanante lo amareggiò tanto che non esitò a ...
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MAGALOTTI, Gregorio
Filippo Crucitti
Nacque a Roma nella seconda metà del Quattrocento da Giorgio Lorenzo, esponente di antica e nobile famiglia toscana stabilitasi a Roma nel secolo XIII, e da Marsilia [...] più volte reclamato l'oro necessario alla lavorazione senza mai riceverlo - decise di tenere per sé l'opera non finita e restituì l'anticipo di 500 scudi già percepito. Nell'autobiografia non mancò di rimarcare nell'atteggiamento del governatore ...
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CONFLANS, Jean de
François-Charles Uginet
Nacque probabilmente a Conflans (l'odierna Albertville) in Savoia tra il 1330 e il 1340; fu il secondo figlio, di Amédée, di un ramo cadetto dei Conflans signori [...] designò allora come uno degli arbitri che dovevano valutare i danni provocati dai patrioti vallesi durante la guerra che era appena finita.
Nel settembre dell'anno 1386, quando il conte Amedeo VII si preparava a recarsi in aiuto del re di Francia, al ...
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FORABOSCO (Ferrabosco, Ferabosco), Girolamo
Bernard Aikema
Figlio di Zorzi e di Marina Frizzieri, nacque a Venezia nel 1605 e qui fu battezzato il 24 novembre (Moretti, 1986). Visse e operò quasi ininterrottamente [...] e 1644 (Favaro, 1975).
Il Rossetti (1765) distingue una "prima maniera di tocco" del F. e una "seconda finita"; grazie anche a questa indicazione appare possibile collocare alcuni suggestivi ritratti femminili del F. (Madrid, Museo del Prado; Vienna ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] a opera della dittatura fascista, partecipando poi alla Resistenza in Piemonte con il nome di battaglia di Barnaba. Finita la Seconda guerra mondiale fu corrispondente da Parigi dei quotidiani "Repubblica" e "Paese sera" e direttore di "Pattuglia ...
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D'AURIA, Geronimo
Francesco Abbate
Figlio ed erede artistico dello scultore napoletano Giovan Domenico, subentrò al padre nell'opera di collaborazione con un'altra famosa famiglia di scultori, i Caccavello. [...] , "mastro Salvatore Caccavello scoltore de marmi s'è obbligato in solidum con me Geronimo de Auria similmente scoltore de fare finite l'opere che detto mastro Geronimo ha pigliato a fare de questa Casa Santa... Cioe le sepolture del quondam signor ...
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ALBERTO di Arnoldo (Alberto Arnoldi)
Isa Belli Barsali
Architetto e scultore attivo a Firenze nel sec. XIV, ricordato da Franco Sacchetti (che lo chiama "A. fiorentino")come "gran maestro d'intagli di [...] e ymagine di marmo di nostra Donna col suo filio benedetto al collo, la quale è posta sopra l'uscio dell'oratorio"), finita il 25 giugno 1361 e pagata 16 fiorini d'oro. È sostenibile l'ipotesi che anche la costruzione ed i lavori decorativi della ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).