SALVO MUZIO, Rosa (Rosina)
Maria Teresa Mori
– Nacque a Termini Imerese il 23 dicembre 1815, dal marchese Giuseppe Salvo di Pietraganzili e da Giuseppina Sciarrino.
Orfana di madre, venne inviata presso [...] nel campo prettamente maschile della politica di guerra, peraltro non isolato nelle circostanze eccezionali della rivoluzione del 1848.
Finita l’esperienza rivoluzionaria e quella della Legione, la cui durata effettiva fu di pochi mesi, tra l’agosto ...
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GARIONI, Vincenzo
Angelo Del Boca
Nacque a Montebelluna (Treviso) il 19 nov. 1856 da Giovanni e da Teresa Violin. A sedici anni, completati i primi studi nel paese natale, entrò nella Scuola militare [...] Turchia tolse d'imbarazzo le truppe italiane, che non erano state capaci di battere sul campo Libici e Ottomani.
A guerra finita, il 1° giugno 1913, il G. fu nominato governatore della Tripolitania, incarico che mantenne sino alla fine del 1914. In ...
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SACRAMORO da Parma
Gianluca Battioni
SACRAMORO da Parma. – Nacque, probabilmente nel primo decennio del Quattrocento, da un Giacomo Palmia, deceduto prima del 1439.
La famiglia, favorevole ai Rossi [...] audace attacco notturno, il condottiero parmense la tolse ai veneziani, privandoli anche di bombarde e cavalli. A guerra finita fu alloggiato nell’Alessandrino con 150 cavalli.
Nei primi mesi del 1455 fu inviato nel Bolognese per presidiarlo contro ...
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FALDI, Arturo
Giuditta Villa
Nacque a Firenze il 27 luglio 1856 da Davide e da Guglielma Fontebuoni. Frequentò l'accademia di belle arti di quella città. Allievo dei pittori Michele Cordigiani e G. [...] rientrano le prime opere da lui esposte alla mostra triennale dell'Accademia di Brera nel 1878: Giuseppe venduto a Putifarre, finito in una collezione privata negli Stati Uniti (De Gubernatis, 1889), e Atirte che predice le prime vittorie a Sesostri ...
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GIURIA, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Savona il 25 genn. 1816 da Francesco, notaio ed ex ufficiale napoleonico, e da Chiara Chiappe. Apprese le prime nozioni da un precettore privato, il G. fu inviato [...] sogni di rivincita e a recarsi al voto, il più grande dei diritti e dei doveri, per migliorare le leggi.
Sul finire della vita il G. si dedicò alla pittura, passione coltivata sin dagli anni giovanili, e al riordino, rimasto incompiuto, delle lezioni ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] documento del pionierismo italiano in Libia); il 7 ott. 1883 fondò a Roma, con Telesforo Sarti, la Gazzetta teatrale, finita però il 23 marzo 1884, e, pure a Roma, nel 1885 pubblicò un Dizionario comico, contenente duecentosettantasette voci dei ...
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BUSATI (Bussati, Busatti), Andrea
Luigi Menegazzi
Quasi non esistono notizie sulla vita di questo artista: ciò che si conosce di lui è desunto da alcuni documenti elencati dal Cecchetti e pubblicati [...] doc. del 1510 in Rigoni) la pala d'altare oggi nella cappella di S. Sebastiano nella chiesa del Santo a Padova, finita poi, da Girolamo del Santo. Egli è probabilmente l'autore della Deposizione dalla Croce del Ringling Museum of Art di Sarasota, che ...
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SANTINELLO, Giovanni. –
Gregorio Piaia
Nacque a Padova il 1° febbraio 1922, primogenito di Diego, geometra e gerente di un’azienda meccanica, e di Pia Toninello, diplomata maestra e casalinga.
Conseguita [...] , d’un pensare metafisico. La condizione di finitezza dell’uomo risulta così stabilita, nella misura in cui una ragione finita e condizionata riesca a tematizzare, in modo vario, la presenza in sé dell’idea dell’incondizionato, senza cedere all ...
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GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] della cultura napoletana e in particolar modo la filosofia impedì al G. di calare la sua nuova filosofia della storia fin nella concretezza degli avvenimenti storici. Il sospetto con cui da parte delle autorità si cominciò a considerare l'attività ...
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NEGROTTO CAMBIASO, Federico
Guido Levi
NEGROTTO CAMBIASO, Federico. – Nacque a Cavi di Lavagna (Genova) il 28 febbraio 1876 da Giuseppe e da Francesca Larco.
Di famiglia patrizia genovese, dopo aver [...] dipendenti a causa della guerra. Questa crescita repentina impose, naturalmente, una radicale riorganizzazione del lavoro e della produzione.
Finita la guerra, si ritirò dalla vita attiva. Morì a Cremona il 21 maggio 1967.
Il fratello Lazzaro (1874 ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).