Architetto e intagliatore in legno (Lamporecchio, Pistoia, 1442 - Pistoia 1522). Lavorò a Pistoia nel convento di S. Giovanni Battista (1472-85) realizzando la chiesa (finita nel 1516; ricostruita dopo [...] un bombardamento nella seconda guerra mondiale) con modi di pura tradizione brunelleschiana. Questi sono riscontrabili anche nel vestibolo della chiesa della Madonna dell'Umiltà (iniz. nel 1495), mentre ...
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percorso
percorso in un grafo non orientato G = (X, A), definito da un insieme X di nodi e un insieme A di archi, sequenza finita di nodi e archi adiacenti, non necessariamente distinti. Se il grafo [...] è orientato si utilizza il termine cammino ...
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sistema binario, implementazione del
sistema binario, implementazione del rappresentazione dei numeri scritti nel sistema binario in un automa esecutore. Si vedano le voci: → aritmetica finita (di macchina); [...] → aritmetica in virgola mobile o fissa; → complemento a 2; → floating point; → virgola fissa; → virgola mobile ...
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Pacifismo
Giulio Marcon
Gli anni Novanta
A partire dagli anni Novanta, il p. si è dovuto confrontare con uno scenario internazionale profondamente mutato. Finita la guerra fredda, è stata superata - [...] con lo scioglimento del Patto di Varsavia e dell'Unione Sovietica - la stagione del bipolarismo, del riarmo nucleare e del rischio di una guerra globale tra superpotenze. Gli anni Novanta hanno visto alternarsi, ...
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memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere [...] basate su diversi principi tecnici), ciascuna delle quali è individuata da un indirizzo di memoria univoco e contiene un numero prestabilito di informazioni. I dispositivi di m. vanno distinti tra quelli ...
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Alla morte di Zosimo (27 dicembre 418), l'arcidiacono Eulalio pensava a procurarsi la sede papale. Non ancora finita la cerimonia funebre di Zosimo, egli se ne tornò al Laterano coi diaconi suoi colleghi [...] e con qualche prete; là i suoi partigiani si barricarono, proclamandolo pontefice. Gli altri preti, circa settanta, con parte del popolo si radunarono il giorno dopo nella basilica di Teodora ed elessero ...
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finto-poetico
agg. (iron.) Che pretende di esibire le caratteristiche tipiche della poesia.
• Paolo Hendel, si cambia. Il comico toscano si prefigge di farla finita con l’attualità politica, e nel nuovo [...] show «Il tempo delle susine verdi» si mette in testa di parlare nientemeno che d’amore. Lo fa accompagnato per la prima volta da una band, in una disamina finto-poetica che va da Neruda a Platone, tra ...
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Nome della dinastia marchionale dell'Emilia e della Toscana, sorta sotto l'egida degli Ottoni nella seconda metà del sec. X, finita sui primi del XII.
La cavalleresca difesa della vedova di re Lotario, [...] Adelaide, l'aver procurate le sue nozze con Ottone I (951), gli assedî vittoriosamente sostenuti a Canossa contro le forze dei re italiani Berengario e Adalberto procurarono ad Azzo Adalberto, gran feudatario ...
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vacare
Emilio Pasquini
Latinismo inaugurato da D., che lo adotta quattro volte nella Commedia (tre non a caso nell'ultima cantica), ora in forma finita ora nel participio presente; più numerosi gli [...] esempi distribuiti fra le opere latine, con esatti parallelismi ma anche diversi ed esclusivi orientamenti sul piano sintattico e semantico: mancano, così, nel D. volgare l'accezione e il costrutto di ...
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sfratto Intimazione di rilascio dell’immobile locato o del fondo dato in affitto. Può essere intimato dal locatore al conduttore o all’affittuario coltivatore diretto, dopo la scadenza del contratto (s. [...] contratto può essere invece intimata, rispettando i termini prescritti dal contratto, dalla legge o dagli usi locali, la licenza per finita locazione, che altro non è che l’intimazione di rilasciare l’immobile alla scadenza. Sia lo s. sia la licenza ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).