Lombardo Radice
Lombardo Radice Lucio (Catania 1916 - Bruxelles 1982) matematico italiano. Si laureò in matematica all’università di Roma nel 1938 ed ebbe l’incarico di assistente alla cattedra di geometria [...] nel dicembre 1941, riprese l’attività clandestina di opposizione al regime e partecipò alla lotta di liberazione. A guerra finita, iniziò l’attività didattica e di ricerca all’università di Roma, prima come assistente e, successivamente, come libero ...
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particulare
Aggettivo opposto a ‛ universale ', col valore di " singolare ", " speciale ", " individuo ", esclusivo della prosa del Convivio, e tranne la sola eccezione di IV XVI 8, dove si parla della [...] a natura uiversale (v. NATURA).
Così in Cv IV IX 3 la giurisdizione de la natura universale è a certo termine finita, e per consequente la parti[culare] (così anche nella Simonelli; nella '21, la parziale); XXVI 3 [la] Natura universale, che ordina ...
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annullatore
annullatore particolare sottospazio costituito da funzionali che si annullano in relazione a un sottospazio di un dato spazio vettoriale. Più precisamente, se W è un sottospazio di uno spazio [...] dello spazio duale V* di V costituito dai funzionali lineari e continui ƒ che si annullano su W:
Se V ha dimensione finita, allora V* è isomorfo allo spazio vettoriale quoziente V/Ann(W) e vale la formula:
☐ In aritmetica, l’aggettivo è a volte ...
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Ecclesiastico e uomo politico spagnolo (n. 1635 - m. 1709); cardinale (1669), viceré ad interim di Sicilia (1677-78), poi (1678) arcivescovo di Toledo. Sostenitore della necessità della pace con la Francia, [...] II di Spagna favorì la designazione a erede del duca d'Angiò. Alla morte di Carlo II, fu messo alla testa del governo; caduto in disgrazia presso Filippo V (1703), passò tra i sostenitori di Carlo d'Austria. Finita la guerra, Filippo lo perdonò. ...
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Figlio di un emigrato dall'Irlanda del nord, uno di quei pionieri avventurosi spintisi sui limiti degli stabilimenti della Pennsylvania, nacque proprio sulla frontiera del paese indiano, a Carlisle, il [...] 'esercito continentale, nel quale servì come ufficiale e aiutante di campo del generale Gates. Nel marzo del 1783, quando, finita la guerra, l'esercito era accampato a Newburgh, sul Hudson e le truppe si agitavano malcontente per non aver ricevuto ...
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ZUMALACÁRREGUI y DE IMAZ, Tomás de
Militare spagnolo, nato a Ormáiztegui (Guipúzcoa) il 29 dicembre 1788, morto a Cegama il 24 giugno 1835. Partecipò alla guerra d'indipendenza contro i Francesi come [...] guerillero Gaspar de Jáuregui e quindi destinato al primo reggimento di fanteria del Guipúzcoa raggiungendo il grado di capitano. Finita la guerra, le sue idee assolutiste lo portarono a militare nelle file dei realisti contro i costituzionali e per ...
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Festa dell'antica Roma, che ricorreva il 19 ottobre. La cerimonia religiosa era strettamente connessa con quelle del marzo, spettanti al culto di Marte. Le armi sacre del dio (ancilia e hastae), che erano [...] di Marte il primo di marzo, all'inizio del tempo della guerra, vi si riponevano il 19 di ottobre, quando ormai era finita la stagione della guerra; né vi era più alcuna festa dedicata al culto di Marte fino al marzo dell'anno successivo. La cerimonia ...
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IVANI, Antonio
Roberto Valentini
Umanista, nato a Sarzana nel 1430 circa, morto a Pistoia nel 1482. Dopo essere stato governatore di Narni, passò, compagno di Tommasino Campofregoso, a Ferrara, dove [...] ed ebbe gran parte nelle trattative per lo sfruttamento delle allumiere, che originarono la famosa contesa finita col sacco di Volterra. Sul finire del 1476 ottenne, per intercessione del Magnifico, la cancelleria del comune di Pistoia. Ebbe vita ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La probabilita
Eugenio Regazzini
La probabilità
Evoluzione della nozione di probabilità
La grande difficoltà in cui si dibattevano i cultori [...] di Ω in E e X è il numero aleatorio (discreto con codominio finito) che assume il valore xi su Ai (i=1,…,n), allora si dimostra su Ω e tale che per ogni ε>0 esista una partizione finita di Ω in
,
per la quale
,
allora la previsione di X ...
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delta 1
dèlta1 [La quarta lettera dell'alfabeto greco (min. δ, maiusc. Δ] [ANM] La lettera δ indica: (a) una variazione molto piccola della funzione, o grandezza, f cui è applicata (δf) e anche, estensiv., [...] logaritmico e anche il suo inverso, cioè il fattore di smorzamento. La lettera Δ indica: (a) una variazione finita, o una differenza finita, della funzione, o grandezza, f cui è applicata (Δf); (b) rovesciata, e cioè ∇, l'operatore nabla; (c) altri ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).