Zarqawi, Abu Mussab al. – Terrorista giordano (Zarqa, 1966 – Baquba, Iraq, 2006). Cresciuto accanto al più antico campo profughi palestinese, creato già nel 1948, nel 1989 si recò in Afghanistan per combattere [...] accanto ai Mujaheddin la guerriglia contro gli invasori sovietici. Ormai la guerra era finita, ma in Afghanistan Z. iniziò a collaborare con le organizzazioni del terrorismo islamista. Durante gli anni Novanta assurse a un ruolo di primo piano in ...
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geometria combinatoria
geometria combinatoria settore disciplinare sviluppatosi autonomamente nella seconda metà del Novecento che studia problemi combinatori in ambiti in cui abbia importanza la disposizione [...] esattamente tre punti e ogni punto appartiene esattamente a tre rette. Rientrano nella geometria combinatoria anche il ricoprimento finito di un insieme, problemi di tassellazione o di disposizione ottimale di solidi entro uno spazio delimitato: uno ...
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GRANZOTTO, Gianni
Paolo Zippel
Giornalista e scrittore, nato a Padova il 12 gennaio 1914, morto a Roma l'8 marzo 1985. Laureatosi in lettere a Bologna, iniziò l'attività giornalistica nel 1939 per Il [...] Resto del Carlino. Direttore de Il Lavoro di Genova, finita la guerra mondiale fu corrispondente de Il Tempo alla Conferenza di pace di Parigi. In seguito fu corrispondente per vari quotidiani italiani da Parigi (1946-52) e da New York (1952-55). Nel ...
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Bongiorno, Paolo. – Vittima della mafia, sindacalista e uomo politico italiano (Cattolica Eraclea, Agrigento, 1922 - Lucca Sicula, Agrigento, 1960). Di famiglia molto umile, sin da giovanissimo ha lavorato [...] come bracciante agricolo, durante la guerra è stato attratto dal movimento socialista e ha partecipato alle lotte contadine. Finita la guerra pur continuando a lavorare la terra si è dedicato alla politica, divenendo dirigente del Partito comunista ...
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Famiglia nobile di Játiva presso Valenza. I B. iniziarono la loro fortuna con Alonso, papa col nome di Callisto III, e la consolidarono con il nipote Rodrigo, divenuto Alessandro VI: il figlio di questo, [...] Cesare (v.), creò la maggior casa principesca d'allora in Italia, finita poco dopo la morte di Alessandro VI. Mentre l'unica figlia legittima di Cesare, Luisa, sposò dapprima Louis de la Tremouille, poi Philippe de Bourbon, signore di Busset, il ramo ...
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cammino
cammino termine che assume diversi significati a seconda del contesto.
☐ In teoria dei grafi, si parla di cammino in un grafo orientato G(X, A), definito da un insieme X di nodi e un insieme [...] A di archi, come di una sequenza finita di nodi e archi adiacenti x1, a1, x2, a2, ..., xk−1, ak−1, xk, in cui l’arco aj = (xj, xj+1) con j = 1, 2, 3, ..., k − 1 collega il nodo xj con il nodo xj+1. Un cammino chiuso è un cammino per cui x1 = xk. Un ...
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(o gamori) Nel mondo greco antico, gli aristocratici possidenti fondiari, in particolare a Siracusa e Samo. A Siracusa, costretti da una ribellione del demo a ritirarsi a Casmene, i g. furono ricondotti [...] in città da Gelone nel 485 a.C.; ma la loro potenza politica era finita. A Samo, spodestati nel 600 circa a.C., ripresero poi il potere, ma nel 412 a.C. furono battuti dal demo: riacquistata una posizione egemonica a opera dello spartano Lisandro, ...
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. La fortuna italiana dell'immagine è dovuta a G.A. Borgese, il quale in un articolo intitolato Poesia crepuscolare (cfr. La vita e il libro, s. 2a, Torino 1911, p. 149 segg.) dopo aver affermato che la [...] poesia italiana - finita la grande giornata lirica da Parini a D'Annunzio - si andava allora spegnendo "in un mite e lunghissimo crepuscolo" studiava tre mondo provinciale: ond'è che essi finiscono col vagheggiarlo, ironizzandolo nello stesso tempo, ...
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Il titolo di αὐτοκράτωρ "autocrate" fu usato dai Greci per tradurre il latino imperator; i Greci, specie gli Ateniesi, avevano chiamato αὐτοκράτωρ il generale investito di poteri supremi ed esonerato preventivamente [...] dall'obbligo di render conto, a guerra finita, delle operazioni militari da lui dirette. Autocrate era chiamato anche il sovrano (Zar) dell'ex impero russo. Nella scienza politica contemporanea, autocrazia indica il sistema di governo dello stato ...
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Navigatore francese, nato nel 1737. Entrato nella marina militare nel 1754, ebbe ben presto il comando d'una fregata, e dopo due anni fu, per la sua valorosa condotta, promosso comandante di bandiera. [...] Nel 1763, finita la guerra dei Sette anni, fu chiamato presso la Direzione dei porti e canali; ma nel 1785 riprese la vita del mare al comando delle forze navali francesi nell'Oceano Indiano, dove passò sei anni combattendo e navigando dalle isole ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).