matematica Sequenza di numeri, limitata o no, che rispetta una ben determinata legge; i numeri si dicono termini o elementi della progressione. Specialmente note sono le p. aritmetiche, geometriche, armoniche. [...] p. geometrica di ragione q. Nel caso in cui −1<q<1, facendo tendere n all’infinito si ottiene per sn un limite finito dato da s=a1/(1–q) (s essendo la somma della serie geometrica ∑∞i=1ai.
P. armonica Sequenza di numeri a1, a2, …, an, … (tutti ...
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NIXON, Richard Milhous (App. III, 11, p. 269)
Enzo Tagliacozzo
Nel 1962 si presentò alle elezioni per governatore della California, ma venne battuto, e sembrò allora che la sua carriera politica fosse [...] finita: riprese la professione legale, pur continuando a svolgere attività di partito. Fu sorprendente, poi, il suo ritorno alla vita politica con la vittoria (1968) alle elezioni presidenziali cui si presentò con un programma di restaurazione dell' ...
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aritmetica modulare
aritmetica modulare aritmetica che opera su un insieme finito di numeri, contrapposta all’aritmetica ordinaria che opera sull’insieme infinito N dei numeri naturali. Rappresenta un [...] tale sistema si assume infatti che 12 coincide con 0 e l’insieme numerico su cui si opera è dunque costituito dall’insieme finito di numeri {0, 1, 2, …, 11}. Il modo di operare corrisponde a situazioni di vita quotidiana per le quali, per esempio, se ...
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nullita piu rango, teorema della
nullità più rango, teorema della in algebra, stabilisce che se ƒ: V → W è un’applicazione lineare tra gli spazi vettoriali V e W, con V di dimensione finita, allora la [...] dimensione dell’immagine ƒ(V ) di V tramite ƒ dipende dalla dimensione del nucleo Ker(ƒ ) dell’applicazione ƒ. Formalmente:
Se in particolare l’applicazione ƒ è una biiezione, il suo nucleo ha dimensione ...
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mediano
mediano [agg. Der. di medio] [ALG] Linea, o retta, m.: per una figura piana, lo stesso che mediana. ◆ [PRB] Valore m.: (a) generic., valore intorno al valor medio; (b) specific., per una successione [...] finita e ordinata, lo stesso che mediana. ...
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algebra di insiemi
algebra di insiemi famiglia M di sottoinsiemi di un insieme qualsiasi Ω che verifica le seguenti condizioni:
a) Ω ∈ M (l’insieme stesso appartiene alla famiglia);
b) E ∈ M ⇒ EC ∈ M [...] indica un sottoinsieme che appartiene a M per le proprietà b) e c). Se la condizione c) vale non solo per una unione finita di sottoinsiemi, ma anche per unioni numerabili, si parla di σ-algebra (sigma algebra) o anche di tribù su Ω.
La più piccola ...
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SAGREDO, Agostino
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia il 29 novembre 1798, terzogenito dei cinque figli maschi di Giovanni, del ramo a Santa Sofia, e di Eleonora Renier di Alvise.
La Serenissima era [...] finita e i Sagredo non tardarono ad accettare la nuova realtà: un fratello, Alvise, morì in Spagna combattendo nell’esercito napoleonico; quanto alle sorelle, Camilla sposò Francesco Raspi di Ferrara, Caterina si maritò con Ippolito Maleguzzi di ...
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double dip
loc. s.le m. inv. Doppia depressione; con riferimento a un doppio periodo di recessione economica e finanziaria, con l’intermezzo di una breve ripresa.
• La crisi economica non è ancora finita. [...] Ma non ci sarà il «double dip», la seconda ondata della recessione destinata a spazzare via la ripresa ottenuta fino ad ora, grazie anche alla capacità di adattamento mostrata dalle aziende. Anzi, ci saranno ...
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Generale italiano (Carrara 1806 - Livorno 1900). Partecipò alla rivoluzione del 1831, poi passò in Portogallo e nella Spagna ove combatté contro i carlisti. Nel maggio 1848 tornò in Italia per partecipare [...] alla guerra contro l'Austria. Finita la guerra, entrò nell'esercito piemontese; generale nel 1859, si segnalò in modo particolare a San Martino. Deputato dal 1860 e senatore dal 1865, prese parte alla campagna del 1866. ...
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Vizio rifrattivo dell’occhio per il quale, ad accomodazione rilassata, il secondo fuoco non cade, come in quello normale o emmetropico, sulla retina: il punto remoto quindi non è più all’infinito, ma a [...] una distanza finita, davanti (miopia) o dietro (ipermetropia) l’occhio. L’a. può derivare da difetti di struttura del cristallino (difetto o eccesso di convergenza) o da una malformazione del globo oculare. ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).