DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] si rivoltano, per la contentezza cambiano colore: magico scenario della passione del poeta per la ragazza della celebre finestra, invitata a svegliarsi col canto della sua chitarra alla dolcezza dell'aria serale; 'E spingole frangese, la maliziosa ...
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GIULIANI, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Scultore, nato a Venezia verso la fine del 1663. Dei suoi genitori si sa soltanto che il padre era un fornaio. Nulla si conosce della sua formazione; come [...] , a destra e a sinistra, la simmetria di un triangolo che ha per vertice il grande stemma in pietra posto sulla finestra al primo piano, sul quale due angeli pongono la corona principesca. All'interno, il G. scolpì ancora alcune statue di divinità ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] clandestina e labirintica, rinserrato dentro un appartamento sulla cima di un torrione, dal quale non può nemmeno affacciarsi alla finestra, il giovane professore Gir braccato dai nazisti e sgomentato dalle sue stesse nevrosi dispone di pochi mezzi ...
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MANCINI, Grazia
Laura Guidi
Nacque a Napoli il 16 maggio 1841 da Pasquale Stanislao e da Laura Beatrice Oliva. Fu la prima di undici figli (alcuni dei quali morti in tenera età).
La famiglia paterna [...] Antologia pubblicò racconti e romanzi, quasi tutti poi raccolti in volume, a volte in più edizioni, fra cui: Dalla finestra (Napoli 1881); Sul Tevere (Roma 1884), considerato da alcuni critici il suo romanzo migliore; Tardi (Torino-Roma 1907). Altre ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] Al vòuṣi per farsi ricerca lirica di un senso fuggevole al di là delle cose, intuito in pochi dettagli come una finestra aperta, lo scorrere dell’acqua, un odore, un ricordo improvviso. Proseguendo l’attività di traduttore, pubblicò una versione in ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] incantato, dove vede un cavaliere portare sull'arcione Angelica, la quale a lui domanda aiuto e poi lo chiama da una finestra, e non è se non finzione del mago Atlante. Peggio, quando giunge la vera Angelica, e subito gli sparisce dinanzi. Così ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] di Guglielmo Rossiglione (IV, 9), che, costretta dal marito a mangiare il cuore del suo amante, delibera di gettarsi dalla finestra del castello; o quella di Ghismonda da Salerno (IV, 1), che rinuncia alla vita poiché il padre le ha fatto uccidere ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] pensa di lasciare Blank nella stanza, sul suo letto. Egli è «vecchio e debilitato, ma fino a quando resta nella stanza con la finestra oscurata e la porta chiusa a chiave non potrà mai morire, mai sparire, mai essere nient’altro che le parole che sto ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] immaginare un Simplicio che arrivi in gondola, subito avvistato da Salviati e Sagredo che lo attendono alla finestra; introdurre la scansione temporale delle quattro «giornate»; perfezionare l’orchestrazione sonora e ritmica del parlato.
Naturalmente ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] della morte del nipotino Dino di sei anni, orfano di Laura (12-13 marzo 1913), che cercò di gettarsi dalla finestra.
Del molto che scrisse in questo tempo, solo alcune cose stampò, o furono pubblicate postume. L'opera vagheggiata come maggiore ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno; è delimitata inferiormente...
finestrato1
finestrato1 (ant. fenestrato) agg. [dal lat. fenestratus, propr. part. pass. di fenestrare «munire di finestre»]. – 1. Fornito di finestre: parete f.; furgone con fiancate e con sportelli posteriori finestrati. In araldica, attributo...