MINC, Hilary
Uomo politico polacco, nato a Varsavia nel 1905. Già noto per i suoi studî di economia e finanza, durante l'occupazione tedesca si rifugiò nell'URSS, dove ebbe una funzione direttiva nella [...] formazione dell'Unione dei Patrioti polacchi; da questa organizzazione, sostenuta dall'URSS, ebbe origine, con l'avanzata delle truppe sovietiche, il governo di Lublino contrapposto al governo polacco ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Milano 1753 - Bellagio 1816). Di vasta e aperta cultura (fu in Francia, in Inghilterra, in Spagna), assertore di un liberalismo moderato, nel 1796 fu dai democratici cisalpini incarcerato [...] breve tempo, poi confinato a Cuneo e a Nizza; ma Bonaparte nella primavera del 1797 lo volle membro del comitato di Finanza. Rappresentò la Repubblica Cisalpina nel congresso di Rastadt, ma si ritirò nei suoi possessi di Spagna dopo il fallimento del ...
Leggi Tutto
BENNI, Antonio Stefano
Piero Melograni
Nacque a Cuneo il 18 apr. 1880, da Stefano e da Nicolina Miselli. Il padre, funzionario all'intendenza di Finanza, era morto poco prima della sua nascita. L'infanzia [...] el'adolescenza del B. trascorsero fra disagi e ristrettezze dapprima a Cuneo, fino al 1883, e poi a Milano. Nel 1894, costretto dalle necessità familiari ad interrompere gli studi, entrò come apprendista ...
Leggi Tutto
Uomo politico piemontese (n. Marene, Savigliano, 1617 - m. 1698). Alto funzionario amministrativo, riunì (1672) il doppio ufficio di primo presidente e di capo del consiglio di finanza, divenendo così [...] il più influente ministro del duca di Savoia Carlo Emanuele II e poi della reggente Giovanna Battista di Nemours. Barone (1673); poi conte (1683), si segnalò per il risanamento del bilancio, per la politica ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Baranello 1757 - Napoli 1828). Educato a Napoli alla scuola di G. Filangieri, fu giudice della Gran corte della Vicaria, avvocato fiscale del Reale patrimonio, direttore della Finanza (1798); [...] al ritorno dei Borboni, resse il ministero delle Finanze (1800-03). Durante il decennio francese fu consigliere di stato (1808), ministro della Giustizia (1809) e infine ministro dell'Interno fino al 1815. Esiliato al ritorno di Ferdinando IV, poi ...
Leggi Tutto
Uomo politico tedesco (Düsseldorf 1838 - Berlino 1906), giornalista, liberale di sinistra, fu dal 1869 deputato alla Camera dei rappresentanti della Prussia, e dal 1871 al Reichstag. Brillante oratore, [...] esperto di finanza, leader del partito liberale progressista (Fortschrittspartei), R. si contrappose costantemente alla politica conservatrice e alle scelte economiche di Bismarck. Dal 1893 a capo del partito popolare liberale (Freisinnige ...
Leggi Tutto
Diritto
Insieme di corpi militari e civili dello Stato, o di enti pubblici territoriali, con cui si mira alla rimozione di tutte le cause che possono ostacolare la tranquilla e ordinata convivenza civile [...]
Ai sensi dell’art. 16 della l. 121/1981 ne fanno parte: la P. di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di finanza, nonché la P. penitenziaria e il Corpo forestale dello Stato. Le forze di p. hanno funzioni di tutela dell’ordine e della sicurezza ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Douai 1734 - Parigi 1802); dal nov. 1783 all'aprile 1787, dopo Turgot e Necker, controllore generale delle finanze di Luigi XVI, attuò in un primo tempo una politica di "finanza [...] allegra"; dopo la crisi agraria del 1785, per rimediare alla situazione finanziaria propose l'aumento e la razionalizzazione delle imposte; respinte le sue proposte dall'assemblea dei notabili, si dimise ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Laurino 1824 - Roma 1891); membro della Corte dei conti, senatore (dal 1871) e tre volte ministro delle Finanze (l'ultima dal 1879 al 1889), dimostrò non comune abilità tecnica, ma la sua [...] politica fu severamente giudicata, e l'espressione finanza alla M. divenne sinonimo di finanza allegra, indicò cioè una politica finanziaria per cui l'incremento delle spese viene fronteggiato con mezzi di fortuna. Tra i numerosi scritti: Della ...
Leggi Tutto
Diplomatico, nato a Canneto di Bari il 17 gennaio 1880, morto a Roma il 9 febbraio 1942. Laureato in giurisprudenza all'università di Roma, si avviò dapprima all'insegnamento dell'economia e finanza negli [...] istituti medî (1903-1907) per passare poi nell'ispettorato dell'emigrazione (1907-12), ciò che gli aperse la via alla carriera diplomatica vera e propria (novembre 1919) con la nomina a ministro plenipotenziario. ...
Leggi Tutto
finanza1
finanza1 s. f. [der. del lat. finis «fine2», con la terminazione -anza di altre voci di derivazione provenz.]. – Parola usata anticam. in alcuni dei sign. di fine2, e in partic.: termine, cessazione (per es., in Iacopone, questa lutta...
finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente,...