Economista italiano (Torino 1906 - Milano 1974); prof. (dal 1939) nelle univ. di Palermo, Ferrara, Parma, Pavia e Milano (dal 1964); socio naz. dei Lincei (1965). Opere principali: Questioni monetarie [...] del consumo (1958; 2a ed. 1970); IV, Diagnosi, previsioni, politiche congiunturali in Italia (2 voll., 1960-61); V, La programmazione globale in Italia (1962); La programmazione economica 1946-1962 (1965); Lezioni di finanza pubblica (2a ed. 1966). ...
Leggi Tutto
tributàrio, sistèma Complesso delle norme costituzionali, legislative e sublegislative che disciplinano il rapporto fra lo Stato, le regioni, le province, i comuni da un lato e il contribuente dall'altro.
Principi [...] né può essere prevista l'applicazione di tributi esistenti a nuove categorie di soggetti.
Finanza locale e federalismo fiscale
Nel quadro storico la finanza locale, almeno tendenzialmente, è stata sempre separata da quella statale, e la Costituzione ...
Leggi Tutto
Giurista, economista e medico (Norden, Bassa Sassonia, 1606 - Helmstedt 1681). Diffuse la dottrina di Harvey sulla circolazione del sangue (Dissertatio de sanguinis generatione et motu naturali, 1643). [...] (1661). Nelle sue lezioni di diritto pubblico, trattò - in generale accordo con le tesi mercantilistiche - problemi di finanza (De aerario, 1663; De contributionibus, 1669) e di politica economica (De importandis et exportandis, 1665; De commerciis ...
Leggi Tutto
LUCAS, Robert Emerson Jr (App. V, iii, p. 267)
Giuseppe Smargiassi
Economista statunitense. Nel 1995 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia per le sue ricerche sui modelli macroeconometrici [...] alle ricerche nel campo della 'nuova macroeconomia classica', e in quello della crescita endogena, anche gli studi di finanza pubblica (Optimal fiscal and monetary policy in an economy without capital, in Journal of monetary economics, 1983, 12 ...
Leggi Tutto
Le crisi economiche
Giorgio Ruffolo
Per molto tempo la teoria economica dominante ha ignorato il concetto di crisi. Il paradigma fondamentale di quella teoria era il modello dell’equilibrio generale [...] erogati e il capitale, oltre cento volte. Una colossale ignizione di liquidità. Ne è seguita una enorme espansione dei profitti della finanza, la quale non deve più limitarsi a operare entro uno spazio di mercato definito, ma è in grado di ampliarlo ...
Leggi Tutto
BOLMIDA, Luigi
Francesco Sirugo
Nato nel 1811 da Giuseppe, titolare della "Bolmida e C." ed esponente di quella schiera di banchieri privati che in Piemonte univano all'attività bancaria il negozio [...] G. Lanza, 12 marzo 1856, in Lettere edite ed inedite, II, p. 202) istituzionalmente vincolato alle direttive e ai compiti della finanza pubblica, come si statuì di fatto per la Cassa del commercio e dell'industria - Credito mobiliare, di cui il B. fu ...
Leggi Tutto
Economista e uomo politico francese (n. Parigi 1925 - m. 2023). Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi ai [...] Commissione economica e monetaria del Parlamento europeo (1979-81), ministro per l'Economia e la Finanza (1981-83) e in seguito ministro per l'Economia, la Finanza e il Budget (1983-84). Dal 1985 al 1994 è stato presidente della Commissione delle ...
Leggi Tutto
, Giovanni. Dirigente d'azienda italiano (n. Brescia 1962). Laureato in Economia e commercio presso l’università “Bocconi” di Milano, ha iniziato la sua carriera in JP Morgan, ricoprendo diversi incarichi [...] di amministrazione di Intesa SanPaolo, Avio, Willis Tower Watson e della Fondazione Airc per la Ricerca sul cancro. Professore di Finanza alla “Bocconi” di Milano e alla “Cà Foscari” di Venezia, dal 2019 è presidente di Cassa Depositi e Prestiti, di ...
Leggi Tutto
BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] diversa da quella del giugno dell'anno precedente. Comunque, in questo registro il B. non figurava tra i nomi più importanti della finanza di Anversa: la sua parte fu minima rispetto al totale di 3 milioni e 800 mila coronati che tra il 1567 e il ...
Leggi Tutto
CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] italiano dal dopoguerra a oggi, a cura di F. Barca, Roma 1997, pp. 128-133, 140-142; G. Bruno - L. Segreto, Finanza e industria in Italia (1963-1995), in Storia dell’Italia repubblicana, III, Torino 1997, pp. 507 s.; L. Contini, Introduzione, in ...
Leggi Tutto
finanza1
finanza1 s. f. [der. del lat. finis «fine2», con la terminazione -anza di altre voci di derivazione provenz.]. – Parola usata anticam. in alcuni dei sign. di fine2, e in partic.: termine, cessazione (per es., in Iacopone, questa lutta...
finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente,...