CELESIA, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 3 apr. 1872, pronipote di Candida Lena Perpenti, nata nel 1764, naturalista e botanica, autrice di studi originali e promotrice della vaccinazione [...] natura a Dio attraverso il sacrificio (IV, ibid. 1925); Studi kantiani (V,ibid. 1923); Appunti per una storia delle cause finali nella filosofia moderna (VI,ibid. 1926); Libertà e determinismo (VII, ibid. 1930).
L'idea centrale del C. - lo conferma l ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] alla pratica come alla realizzazione della teoria, così che si può parlare e di un finalismo teoretico della pratica e di un finalismo pratico della teoria.
All'approfondimento critico dei neoidealismo italiano, il C. affianca l'approfondimento del ...
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TABACCO, Giovanni
Giuseppe Sergi
TABACCO, Giovanni. – Di famiglia torinese, nacque il 7 novembre 1914 a Firenze (dove i genitori si trovavano provvisoriamente per lavoro), da Francesco, tipografo, e [...] -germanico (sviluppo della parte generale dei suoi corsi universitari) del 1996, gli è stato attribuito nel 1998 il premio Finale Ligure Storia, che nelle prime due edizioni aveva visto vincitori Jacques Le Goff e Juan Gil. Negli anni Ottanta diresse ...
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TURCHI, Nicola
Chiara Ombretta Tommasi
TURCHI, Nicola. – Nacque a Roma l’8 gennaio 1882. Non si conoscono i nomi dei genitori.
La scarsità di documentazione implica che poco si possa ricostruire della [...] di Celesia, Turchi ne mise in risalto l’idealismo che trovava nel cosmo biologico la ragione necessaria e il finalismo che riponeva tale causa nella volontà di un divino ordinatore.
Conformemente a quella che molto probabilmente era la sua natura ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] di fatti biologici non porta, come in Cartesio, a una precisa filosofia meccanicista, ed è anzi compatibile col supporre il finalismo di alcuni processi organici, conie nel caso delle febbri; l'essenziale, per lui, è che l'andamento dei vari fatti ...
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ROSSI, Paolo
Gian Paolo Trifone
ROSSI, Paolo. – Nacque a Bordighera (Imperia) il 15 settembre 1900 in una famiglia colta e progressista: sua madre era Iride Gazzo; suo padre, il noto avvocato penalista [...] pena capitale (dal giusnaturalismo al famoso libro di Cesare Beccaria), delle diverse posizioni filosofiche (hegelismo, finalismo, positivismo) affermative o negative del supplizio, dei profili più tecnicamente giuridici quali la sua efficacia e ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] tematica e problematica con esempi sagaci ed illuminanti contrapposizioni. La rinascita galenica del Cinque e Seicento, con il finalismo delle "facoltà" da essa provocato, trovò debito riscontro nella Storia del C., e vi illuminò il concetto di ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] con avversari interni o esterni fu sempre una delle caratteristiche più efficaci della sua oratoria politica), criticava il "finalismo" dei partiti socialisti e della maggioranza azionista, la necessità di inserire i propri progetti di riforma in un ...
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MALFATTI, Bartolommeo (Giovanni Battista Bartolommeo)
Giandomenico Patrizi
Nacque a Mori, presso Rovereto, da Giacomo, sarto, e da Domenica Modena, il 25 febbr. 1828. Le difficoltà economiche della famiglia [...] della geografia quale scienza delle relazioni tra uomo e ambiente, non condivideva le premesse epistemologiche, fondate su un deciso finalismo. Egli, infatti, già allora aveva un retroterra di letture e di studi che lo avvicinavano notevolmente al ...
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FANTAPPIÉ, Luigi
Giuseppe Arcidiacono
Nacque a Viterbo il 15 sett. 1901, da Liberto ed Agrippina Gnazza. Conseguì la laurea in matematica alla Scuola normale superiore di Pisa nel 1922 e fu assistente [...] il F., a nuovi fenomeni "sintropici" (cfr. Sull'interpretazione dei "potenziali anticipati" della meccanica ondulatoria e su un "principio di finalità" che ne discende, in Rend. d. Accad. d'Italia, cl. di sc. fis., mat. e natur., s. 7, IV [1943 ...
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finalismo
s. m. [der. di finale agg.]. – In generale, concezione filosofica per la quale la natura e il mondo sarebbero organizzati in vista di una o più finalità (che ne sarebbero quindi il principio esplicativo): il f. della filosofia greca...
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...