CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] e infiammarli". L'Italia di Dante, pubblicata a Padova nel 1865, è già su questa linea di teso e ingombrante finalismo patriottico e si risolve in una appassionata e polemica rivendicazione dell'italianità del poeta, sostenitore sì di un Impero, ma ...
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NIGRISOLI, Francesco Maria
Marco Bresadola
NIGRISOLI, Francesco Maria. – Nacque a Ferrara il 17 agosto 1648 da Girolamo, medico e lettore all’Università, e da Diana Merli, figlia di un insigne giureconsulto.
Nel [...] di una specie preesistevano ‘in germe’ nell’uovo della progenitrice, Nigrisoli tentò una sintesi tra meccanicismo e finalismo. Per lui, influenzato dalle concezioni metafisiche dell’inglese Ralph Cudworth e dalla filosofia leibniziana, l’essenza ...
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DIONISI (Donise, De Dionisi, De Dionysiis), Paolo
Maria Muccillo
Nacque a Verona, ma ignota è l'esatta data della sua nascita.
Le varie anagrafi che la riferiscono (Archivio di Stato di Verona, Comune [...] interesse per tutto ciò che è microscopico, e celebrando nel mondo infinito e complesso del piccolo, il meraviglioso finalismo della natura.
Fonti e Bibl.: A. Chiocchio, De Collegii Veronensis illustribus medicis et philosophis, Veronae 1623, pt. II ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] per l'utopia di Fourier - il profetismo pasoliniano si sbilancia oltre la rasserenata compiutezza delle ideologie: supera ogni finalismo della storia prevedendo la fine della storia, e intanto della propria. Nessun altro poeta come Pasolini ha messo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] riesce a comprendere come ogni cosa sia legata causalmente a tutte le altre, e tutte insieme a Dio. Spinoza critica ogni forma di finalismo: nulla si muove in vista di qualche fine. Tutto ciò che è, e che accade, si sviluppa per una necessità di tipo ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] quei rapporti economico-sociali. La successione dei vari modi di produzione e delle varie società perde così ogni finalismo storico. Apparentemente. Dico apparentemente, perché, a veder bene, il tipo di considerazione storica che Marx delinea in Die ...
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VARISCO, Bernardino
Mauro Visentin
– Nacque a Chiari, in provincia di Brescia, il 20 aprile 1850, da Carlo, direttore del ginnasio locale, e da Giulia Bonatelli, sorella del filosofo Francesco Bonatelli.
Il [...] leggi dell’essere, la coscienza, fatto tra i fatti, è tuttavia contraddistinta dalla spontaneità, ossia dalla libertà e dal finalismo, che soli possono rendere conto dell’agire del soggetto che ne è depositario; di un soggetto, cioè, influenzato non ...
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PADOA, Emanuele
Fausto Barbagli
PADOA, Emanuele. – Nacque a Livorno il 21 settembre 1905 da Corrado e da Argia Favatà.
Dopo gli studi liceali si iscrisse alla facoltà di scienze dell’Università di Pisa, [...] . Nel libro, oltre a confutare il lamarckismo, negava categoricamente l’evoluzione per cause interne, il vitalismo e il finalismo. Con la sua precoce e ampia opera di divulgazione della nuova sintesi, insieme a Montalenti, contribuì in maniera ...
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appetito
Sofia Vanni Rovighi
È il moto dell'animo per cui si tende a un oggetto, la " tendenza ", il " desiderio ", l'" inclinazione ", e si distingue dalla facoltà conoscitiva, per la quale un oggetto [...] I 103-135, pur senza nominare esplicitamente l'a., D. (che parla però di istinto al v. 114) presenta la sua visione del finalismo di tutta la natura in un quadro che ricorda da vicino ciò che s. Tommaso dice quando parla dell'a. in generale nella Sum ...
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Malebranche, Nicolas de
Filosofo francese (Parigi 1638 - ivi 1715). Oratoriano dal 1660, fu ordinato sacerdote nel 1664.
Cartesianismo e agostinismo
Veniva pubblicato nel 1664, a Parigi, L’homme di [...] secondo M. (allo stesso modo delle leggi morali) non sono innate. Sebbene ciò orienti la creazione secondo un finalismo estraneo alla filosofia di Descartes, tale prospettiva non implica che Dio crei il ‘migliore dei mondi possibili’ (contro Leibniz ...
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finalismo
s. m. [der. di finale agg.]. – In generale, concezione filosofica per la quale la natura e il mondo sarebbero organizzati in vista di una o più finalità (che ne sarebbero quindi il principio esplicativo): il f. della filosofia greca...
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...