La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] neoplatonici della Scuola alessandrina gradivano il rifiuto dell'atomismo espresso da Galeno nel De elementis ex Hippocrate. Il finalismo che si riscontra nell'organizzazione del corpo avrebbe dimostrato, secondo Galeno, che esso non è opera del ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] questi stessi principi, che poi Newton metterà esplicitamente al centro del suo sistema del mondo. Di anima del mondo e di finalismo non si parlerà più nel corso di due secoli, e Kant, insieme a Laplace, elaborerà la prima ipotesi scientifica sulla ...
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Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet, chevalier de
Naturalista francese (Bazentin-le-Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829). A L. si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, [...] all’idea di una loro derivazione e definisce anche i meccanismi e le leggi della «marcia della natura», rendendo finalmente passibile la sua teoria di controllo empirico. Il naturalista francese suppone che i primi microrganismi si siano formati per ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] solo come fatto contingente, non mai come metodo generale per un conflitto insanabile con un avversario da eliminare. Il finalismo dei due movimenti è stato opposto, mentre il marxista mira alla formazione di una società senza distinzione di classi ...
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SICILIANI, Pietro
Alessandro Savorelli
– Nacque a Galatina (Lecce) il 19 settembre 1832, da Vito Antonio Siciliano, possidente e artigiano di Galatina, attivo nel settore conciario, e da Rosa M. Anastasia.
Il [...] modello di positivismo «critico», si oppose alle versioni deterministiche dell’evoluzionismo e avanzò l’ipotesi di un «finalismo» immanente nella natura, attestato dall’«energia psichica», senza la quale «è impossibile intendere tutto ciò che è ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] essa si arresta: l’essenza della materia e della forza, l’origine del movimento, l’origine della vita, il finalismo naturale, l’origine della coscienza, il pensiero razionale e il relativo linguaggio, la libertà del volere.
Mentalità positivistica e ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] di tali meccanismi determina quello che Adler chiama lo stile di vita dell’i. (concetto che sottolinea il finalismo, cosciente o incosciente, degli atti psichici, compresi i processi psiconevrotici). Nel corso dello sviluppo psichico normale la loro ...
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SINDACALISMO (XXXI, p. 830; App. II, 11, p. 831)
Alfredo GRADILONE
Il quadro che presenta il movimento sindacale negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale è, per molti aspetti, [...] Party, da cui rivendica la piena indipendenza, il s. inglese, per la sua omogeneità e per l'aderenza a un finalismo socialista, che concilia i termini di un classismo moderato con quelli dell'interesse generale, rimane il tipo storico di un movimento ...
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Nacque il 28 gennaio 1828 a Casteldidone, in provincia di Cremona; di là passò fanciullo a Mantova, dove fu avviato al sacerdozio; nel 1863 fu nominato canonico della cattedrale e nel 1866 insegnante di [...] limita nell'A. a combattere, insieme col caso e con l'arbitrio irrazionale, ogni necessità astrattamente a priori e ogni finalismo per parte di una Provvidenza trascendente. Il concetto a cui mirava era quello dell'autonomia, come attività che, non ...
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infanzia
Margherita Zizi
La prima tappa della vita dell'uomo
L'infanzia è forse il periodo più ricco e denso di tutta l'esistenza umana. È in questo primo stadio della vita che si sviluppano le capacità [...] molto simili a quello dell'uomo 'primitivo': l'animismo, cioè la convinzione che tutti gli oggetti sono vivi; il finalismo, ossia l'idea che tutti gli oggetti, compresi quelli della natura, 'servono a qualcosa'; l'antropomorfismo, cioè la convinzione ...
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finalismo
s. m. [der. di finale agg.]. – In generale, concezione filosofica per la quale la natura e il mondo sarebbero organizzati in vista di una o più finalità (che ne sarebbero quindi il principio esplicativo): il f. della filosofia greca...
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...