Filosofo italiano (n. Torino 1947). Allievo di L. Pareyson, dopo la laurea in Filosofia a Torino (1969) ha intrapreso la carriera accademica e ha conseguito il dottorato a Pittsburgh (1980) con una tesi [...] uno dei primi italiani a proporre la collaborazione tra filosofi, scienziati cognitivi e informatici (sull’argomento ha pubblicato in filosofia, 2007). Tra i suoi saggi più recenti occorre citare Il mestiere di pensare (2014). Membro fondatore della ...
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Filosofo (Taranto 1922 - San Giovanni Rotondo 1996), prof. di filosofia teoretica (dal 1962) nell'univ. di Bari. A partire dall'ontologismo critico di P. Carabellese, di cui fu allievo nell'univ. di Roma, [...] le opere: Storia e storicismo. Saggio sul problema della storia nella filosofia di P. Carabellese (1953; 2a ed. col titolo: Storicismo e ontologismo critico, 1960); La filosofia come scienza rigorosa e la critica fenomenologica del dogmatismo (1960 ...
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Filosofo italiano (Chiavenna 1862 - Torino 1934). Scolaro di C. Cantoni alla univ. di Pavia, dal 1916 prof. di filosofia morale all'univ. di Torino, si occupò particolarmente del problema morale, che studiò [...] l'autonomia, rispetto alla metafisica, di una "scienza morale". Scritti principali: Prolegomeni ad una morale distinta Sulla possibilità e i limiti della morale come scienza (1907); Il vecchio e il nuovo problema della morale (1914); In cerca ...
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Filosofo italiano (n. Parma 1920); prof. dal 1966, ha insegnato nelle univ. di Milano, L'Aquila e Roma. Ha studiato con impegno teoretico varî momenti e problemi di filosofia antica e dell'idealismo moderno. [...] ; Esperienza e dialettica, 1977; Prospettive hegeliane, 1986; Orizzonti hegeliani di comprensione dell'essere: rileggendo la scienzadella logica, 1998; Hegel dal mondo storico alla filosofia, 2000; Hegel e Heidegger: divergenze e consonanze, 2004. ...
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Filosofo e fisico (Moulins 1592 - Padova 1663). Dal 1627 insegnò allo Studio pisano e dal 1639 allo Studio di Padova. Le sue Dubitationes in Dialogum Galilaei Galilaei (1632), dirette contro il Dialogo [...] obiezioni alle tesi di Galilei. Nel Circulus Pisanus (varî trattati 1643-1647, 2a ed. 1661) invece il B. accoglie le critiche della nuova scienza contro l'aristotelismo e svolge una concezione genericamente corpuscolare ispirata ad Anassimandro. ...
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Filosofo italiano (Francavilla a Mare 1844 - Napoli 1922). Nel 1885 successe nell'univ. di Napoli a F. Fiorentino, di cui proseguì la tradizione neokantiana; socio nazionale dei Lincei (1907). Opere principali: [...] (1882); Coscienza, volontà, libertà (1884); L'idealismo indeterminista (1898); Il materialismo psicofisico e la dottrina del parallelismo in psicologia (1901), l'opera più notevole; Filosofia, scienza, storia dellafilosofia (1902); E. Kant (1904). ...
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Filosofo e psicologo (Latisana 1867 - Casteggio 1949), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Pavia dal 1907 al 1937. Critico del positivismo ma insieme convinto dei limiti delle posizioni idealistiche [...] (L'idealismo moderno, 1905), studioso dellafilosofia kantiana (Una nuova critica dell'etica kantiana, 1915), la sua opera forse più importante può considerarsi La psicologia contemporanea (1a ed. 1899; 2a ed. 1911, tradotta anche in inglese, 1903), ...
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Filosofo e psicologo tedesco (Vienna 1865 - Marburgo 1951). Insegnò filosofia all'univ. di Lipsia dal 1912 al 1933. Teorizzò una scienza linguistica generale come "psicologia della comunità" (Grundzüge [...] der Sprachpsychologie, 2 voll., 1903-04; Die Grenzen der Sprachwissenschaft, 1905; Die Probleme der Sprachpsychologie, 1913). Notevoli le Neue Reden an die deutsche Nation (1914), il vol. Individualismus, ...
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Filosofo neoscolastico (Napoli 1811 - ivi 1865). Fondatore (1841) della rivista La scienza e la fede, professore (dal 1846) nel seminario di Napoli, fu uno dei principali promotori della rinascita tomista [...] nella seconda metà del sec. 19º. Opere: Institutiones logicae et metaphysicae (1854); Philosophia christiana cum antiqua et nova comparata (5 voll., 1862; 6º e 7º vol., post., 1866 e 1878); Elementa philosophiae ...
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Filosofo (Berlino 1798 - ivi 1854). Movendo dalla critica del trascendentalismo di Kant e influenzato dall'empirismo, considerò come dottrina filosofica fondamentale la psicologia, concepita come scienza [...] 'esperienza interna, pensando che solo attraverso il suo metodo si potesse giungere alla metafisica, alla morale, alla filosofiadella religione, alla pedagogia. Tra le sue opere: Grundlegung zur Physik der Sitten (1822), Lehrbuch der Psychologie als ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...