Nell'ultimo cinquantennio, l'e. ha richiamato su di sé una crescente attenzione, che ha coinciso con un progressivo ampliamento delle sue funzioni. Le due definizioni fornite nella prima edizione dell'Enc. [...] mutata. Anzitutto, è quasi del tutto tramontata la psicologia filosofica, e con essa son scomparsi i residui di mentalismo e mezzi di registrazione audio e video permettono uno studio analitico del comportamento insegnante (micro-teaching) e di quello ...
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HERBART, Johann Friedrich
Luigi Credaro
Filosofo e pedagogista tedesco, nato a Oldenburgo il 4 maggio 1776, morto a Gottinga il 14 agosto 1841. Dai 12 ai 18 anni fu alunno della Schola latina, trasformata [...] estetico.
1. Logica: i concetti si rendono chiari e distinti (filosofia formale). È la propedeutica di tutte le scienze, ma non è è farsi intendere fin dalla prima lezione; 2° analitico, che scompone le masse rappresentative, purifica le idee ...
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HUMBOLDT, Alexander von
Giuseppe Caraci
Uno dei più grandi naturalisti e geografi tedeschi. Fratello di Wilhelm (v.), nacque a Berlino il 14 settembre 1769. Insieme con il fratello trascorse infanzia [...] noto Philosoph für die Welt, il sociologo E. F. Klein, il filosofo C. W. Dohm, ecc. Nel 1786 passò all'università di Francoforte traccia del suo ingegno, ma più che per il contributo analitico, già sorprendente per quantità d'elementi e luce d'idee, ...
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Medico, filosofo, enciclopedico, di famiglia patrizia, che diede nei secoli XIV-XV lettori di diritto allo Studio di Bologna, ambasciatori, senatori, fra i quali Giovanni Francesco che, nel 1494, ospitò [...] , da cui risulta come dall'immenso lavoro analitico preparatorio egli pervenne a rigorose sintesi e classificazioni e dell'esperienza è il fine vero ed eccelso della naturale filosofia"; e nella dichiarazione di "non aver mai descritto cosa alcuna ...
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LAVELLE, Louis
Vittorio STELLA
Filosofo e moralista francese, nato a Saint-Martin-de-Villeréal il 15 luglio 1883, morto il 1° settembre 1951. Studiò all'università di Lione, ove ebbe tra i maestri Arthur [...] bisogno metafisico e sistematico con l'esigenza analitico-descrittiva dei problemi psicologici e morali. De l'intimité spirituelle (ivi 1955). Le più notevoli opere lavelliane di filosofia della pratica sono: La conscience de soi (ivi 1933) Le moi et ...
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Trevi, Mario
Mauro La Forgia
Psicologo junghiano e filosofo, nato ad Ancona il 3 aprile 1924. Allievo di E. Bernhard, completò il proprio training analitico presso l'Associazione italiana per lo studio [...] ' di Jung (1993); Il lavoro psicoterapeutico. Limiti e controversie (1993); Saggi di critica neojunghiana (1993).
bibliografia
Fondamenti di psicologia analitica, a cura di L. Aversa, Roma-Bari 1995; P.F. Pieri, A partire da Jung. I testi e gli ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] le procès du chevalier de la Barre, che era un appello al filosofo milanese perché si schierasse al suo fianco nella lotta contro i delitti e delicate: un saggio di economia matematica (Tentativo analitico su i contrabbandi), un primo abbozzo d'una ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] il Saggio sullo Regel seguito da altri scritti di storia della filosofia (1909) che raccoglie tra l'altro lo studio critico pubblicato allora vigente. Nell'assunto di un'uscita dal tecnicismo analitico per una problematica generale, il C., che subito ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] aumento di prestigio, l'incontro soprattutto con Costantino il Filosofo, che, un tempo, a Costantinopoli, aveva ricoperto presso compiutamente il senso (cfr. Perels, pp. 245-247; per un giudizio analitico su A. traduttore, cfr. de Boor, pp. 401-421; V ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] che, per un certo periodo, si esercitò nell'ambito della Società filosofica italiana. A difatti del 1906 il primo e forse più importante polemica contro il "dogmatismo" dell'approccio analitico, quantitativo e oggettivistico - e la proposizione ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia aristotelica, la ricerca delle forme elementari...