Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] acquisiti fu sostenuta da Herbert Spencer, il filosofo per il quale biologia, psicologia e sociologia erano sociali concreti; tra due o più sistemi sociali analitici; tra un sistema sociale concreto o analitico e il suo ambiente, ancorché il livello ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] L'Italia libera del 23 genn. 1945, e il più analitico Esperienze di un ministro, in Idea, genn. febbr. 1945 Sarfatti, G. D.: cultura e politica 1910-1922, in Annali dell'Istituto di filosofia d. Univ. di Firenze, I (1979), pp. 359-386; Id., Note ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] decennio del Quattrocento). L’atteggiamento di Bruni è invece analitico e al contempo intrinsecamente storico, in quanto le sue della politica ed è a questa subordinata, per il filosofo greco l’obiettivo primario dello Stato è favorire lo sviluppo ...
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Liberismo
Riccardo Faucci
Definizioni
Il termine 'liberismo' ha una pluralità di significati che, ove non segnalata, può essere fonte di equivoci. Con esso ci si può riferire sia a una visione del processo [...] si devono sia l'elaborazione del primo schema analitico di funzionamento del sistema economico, sia una vivace quale lo trovano dipinto in un trattato giuridico, in una qualsiasi filosofia del diritto e della storia, [...] mentreché nel mondo pratico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] che sottendono e nello stesso tempo producono ogni modello conoscitivo, rappresenta il momento precursore di filosofie sofisticate, da una parte del pensiero analitico, da Bertrand Russel a Paul K. Feyerabend, dall’altra della ‘retorica-della-scienza ...
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Fiducia
Antonio Mutti
Premessa
La nozione di fiducia occupa un posto tutt'altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano [...] , solidarietà, carica di valenze più morali che analitiche. Il concetto di fiducia interseca indubbiamente tutte queste ben ha evidenziato John Dunn (v., 1984), Locke è il filosofo politico che più ha insistito su questo punto. Tutta la sua ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] Cronica, Firenze 1879 (si veda la voce G. C. nell’indice analitico); ma infido, in parte, il profilo di A. Ribera, G. C pp. 93-129, e si veda anche, alle pp. 1-92, La filosofia dell’amore nei rimatori ital. del Duecento e in Dante), e dall’altra l ...
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DE CARLO, Giancarlo
Francesco Samassa
De Carlo, Giancarlo (Vincenzo Salvatore)
Unico figlio di Carlo, ingegnere navale nato a Tunisi da genitori siciliani, e di Doralice (Dora) Migliar, nata a Concepción [...] Mascioli, e con Livio Sichirollo (filosofo, docente nella locale Università, nonché .C. e i suoi progetti, curata da Angela De Carlo, è in G. D.C.: inventario analitico dell'archivio, a cura di F. Samassa, Venezia 2004, pp. 307-339.
Si segnalano: F. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] anche ne fu conseguenza (A. Gabelli, Il positivismo naturalistico in filosofia, 1891, in Id., Educazione positiva e riforma della società, a relazione è documento esemplare di un’attitudine analitica ‘positiva’, con un esame della realtà scolastica ...
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logica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» in un ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità il [...] invece più tardi i peripatetici suoi seguaci) e aveva preferito chiamarla analitica, così i problemi a cui essa rispondeva non avevano la grande opera di G. Boole. In verità già il filosofo W. Hamilton si era occupato della teoria del sillogismo, ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia aristotelica, la ricerca delle forme elementari...