Teologo spagnolo (Arganda 1624 - Roma 1705). Gesuita, docente di filosofia e teologia a Salamanca e predicatore famoso, generale della Compagnia di Gesù nel 1687. La sua fama è legata alla tenace lotta [...] restata una sola copia: questo indica che se anche la nomina di G. segnò l'inizio di un graduale mutamento nell'indirizzo teologico-morale dei gesuiti, non significò però la fine di ogni opposizione a González. Tuttavia G. non si arrese e, ottenuta l ...
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Filosofo neoplatonico (n. Cirene 370 circa - m. 413 circa). Studiò ad Alessandria alla scuola di Ipazia; si avvicinò poi agli gnostici. Fu per tre anni a Costantinopoli, quindi ad Atene. Tornato in patria, [...] (altri sono conferenze di tipo sofistico, come lo spiritoso Elogio della calvizie, o hanno contenuto morale, come il Dione, rievocazione del famoso retore e filosofo di Prusa); infine 159 Lettere (ma 3 non sono autentiche) piene di freschezza e ...
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Filosofo francese (Chazelet, Indre, 1860 - Parigi 1932). Si occupò soprattutto del problema etico-religioso. Il suo "dogmatismo morale" è esposto particolarmente negli Essais de philosophie religieuse [...] le problème de Dieu (1948). La sua filosofia, decisamente antintellettualistica, tende a una ricerca dell'essere attraverso l'esperienza interiore, essenzialmente morale ("dogmatismo morale"). Da qui la critica all'apologetica scolastica tradizionale ...
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Filosofo francese (n. Avallon, Yonne, 1942). Allievo di L. Althusser, cui ha dedicato gli Écrits pour Althusser (1991; trad. it. 1991), partendo da una lettura critica del pensiero di K. Marx si è volto [...] e identità in vista di una concezione più inclusiva della cittadinanza e della democrazia in Europa. Prof. emerito di filosofia politica e morale presso l'Università di Paris-X (Nanterre). Tra le sue opere: Spinoza et la politique (1985; trad. it ...
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Medico, filosofo e teologo (Vagli o Lucca 1532 - Cracovia 1602). Esule per motivi di religione, raggiunse i Grigioni; a Ginevra ebbe una cattedra di filosofia, poi di medicina; ma, entrato in polemica [...] A Lipsia fu medico dell'elettore e professore di filosofia; a Praga tornò pubblicamente al cattolicesimo (1581), febrium natura, 1570; Disputatio de putredine, 1583) e in filosofia ebbe fama di scettico, intimamente estraneo a tutte le confessioni ...
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Filosofo anglo-ghanese (n. Londra 1954). Di madre inglese e padre ghanese ha trascorso l’infanzia a Kumasi, in Ghana, dove ha studiato alla University Primary School della Kwame Nkrumah University of Science [...] della cultura africana, negli anni A. si è occupato di filosofia del linguaggio (si ricorda in proposito For truth in semantics, 1986), ma anche di razzismo, identità e teoria morale. Tra le sue pubblicazioni si citano Color conscious - The political ...
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Mistry, Rohinton. – Scrittore indiano (n. Mumbai 1952) di lingua inglese. Laureato in matematica, emigrò nel 1975 in Canada dove studiò filosofia all’Università di Toronto. Dopo la prima raccolta di racconti [...] le difficili esistenze con malinconica amarezza e sottile ironia. La capacità di resistere alle tante avversità, la forza morale e il coraggio si ritrovano anche nel secondo romanzo, A fine balance (1996; trad. it. 2002), nuovamente vincitore ...
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Filosofo francese (Parigi 1870 - ivi 1954). Membro dell'Istituto di Francia (dal 1919), successe a H.-L. Bergson nella cattedra di filosofia al Collège de France (1921) e all'Académie française (1945); [...] dogmi non come espressioni di verità teoriche ma come premesse dell'azione morale. Nelle opere della maturità è presente, oltre all'influsso del pragmatismo, anche quello delle filosofie di Bergson e di É.-É. Boutroux, che condizioneranno sempre più ...
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Filosofo (sec. 1º d. C.) del tardo stoicismo, originario di Volsinî; acquistò fama per la rettitudine e l'austerità con cui praticava e predicava le dottrine stoiche. Verso il 60 seguì Rubellio Plauto [...] fu escluso dal bando di espulsione di Vespasiano contro i filosofi residenti a Roma, ma, sembra, solo temporaneamente, poiché le figura di cittadino romano di vecchio stampo, che nella filosofia cinico-stoica cerca la conferma della sua condotta ...
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Filosofo ed enciclopedista (Parigi 1738 - ivi 1810); amico e collaboratore di Diderot e d'Holbach, ebbe atteggiamenti fortemente anticlericali e anticattolici. Diresse la sezione dedicata alla filosofia [...] , tra l'altro, la 1a ed. del Système de la nature (2 voll., 1770) e l'ed. post. degli Éléments de la morale universelle, ou Cathéchisme de la nature (1790) di d'Holbach, un'importante edizione di Diderot (Oeuvres, 15 voll., 1798) e una degli Essais ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...