Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] ’avanguardia e il ruolo svolto dall’opera di Darwin nel mutamento della visione del mondo naturale, ma anche sociale, filosofico e morale – e la mostra Darwin 1809-2009 al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Dal preformismo all’epigenismo
Nell’eredità ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] il liberalismo politico dal liberismo economico; meglio, rivendicava anche a quest'ultimo un profondo contenuto morale e quindi, in certo senso, filosofico. Il liberismo dà contenuto concreto alla libertà, che altrimenti sarebbe vuota (cfr. in ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] forza impositiva, a cui si contrappongono - con la loro critica peraltro solo teorica - i filosofi (Per la pace perpetua, 1795) e l'autorità razionale della morale assoluta. E anche in un autore che, come Giambattista Vico (1668-1744), si muove lungo ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] il B. amicizia e comprensione profonda fatte di simpatia intellettuale e morale. Tanto più notevole è la indipendenza con cui il Fraccaro B. Croce, di costituire per il Ferrero una cattedra di filosofia della storia a Roma.
Nel 1914-15 il B. fece ...
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BUONARROTI, Filippo
Armando Saitta
Primogenito di Leonardo, tenente del reggimento dei dragoni di stanza a Pisa, e della nobile senese Giulia Bizzarini, nacque a Pisa l'11 nov. 1761 (certificato di [...] , diventa anche una palestra per lo sviluppo di quella "filosofia", che deve rendere possibile la riforma della società e il del tirannicidio, la libertà affidata ad un insieme di sentimenti morali e a una mediocre agiatezza. Come si vede, non ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] alto di queste certezze tutto quello che può venir meno al rigore morale, è respinto nel male; si leggeva nei Principî di teologia:"Quei esprimono). Il C. non rivendica né lo status del filosofa né del teosofo, ma del filologo, anzi del grammatico. ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] dichiazioni" di senso alla luce di un'altrettanto "boschereccia" filosofia e nel gusto delle esposizioni accademiche di rime volgari in . Persino i fatti che impegnano di più la sua moralità e onorabilità, i suoi delitti, acquistano nell'autore che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] , fra i quali si segnala la prolusione tenuta a Pisa nel 1876 e pubblicata sul «Giornale napoletano di filosofia e lettere, scienze morali e politiche» l’anno successivo.
Il fatto storico non può essere ripetuto, come quello naturale. Per studiarlo ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] una serie di prescrizioni liturgiche, disciplinari e morali che mano a mano erano state lasciate V., in Umanesimo e simbolismo, a cura di E. Castelli, in Archivio di filosofia, XXVII (1958), pp. 131-154; E. Wind, Pagan mysteries in the Renaissance ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] modelli classici quali Foscolo, Manzoni, Leopardi. Il suo moralismo nasce da quella religiosità la cui assenza lamentava dall' Vi si può misurare il garbato dissenso dal Croce: "La filosofia crociana dice di essere nell'anello del reale, ma è invece ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...