Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] al cristianesimo, pare a Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. Il 172, dopo il martirio di Giustino, tramite il λόγος, resurrezione della carne, angelologia e demonologia, morale. L'opera, scritta forse verso il 170 (o dopo ...
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Benedettino (Saint-Calais, Maine, 1628 - Saint-Denis 1711); sostenitore delle idee gianseniste, ebbe vita assai travagliata, trasferito di convento in convento dai suoi superiori. Dopo aver insegnato retorica, [...] filosofia e teologia in diversi centri, fu finalmente mandato a Saint-Germain-des-Prés in Parigi, dove attese alla propositions tant à Paris qu'à Rome; nel 1681 La morale des jésuites justement condamnée; nel 1700, anonima, l'Histoire générale ...
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Teologo spagnolo (Arganda 1624 - Roma 1705). Gesuita, docente di filosofia e teologia a Salamanca e predicatore famoso, generale della Compagnia di Gesù nel 1687. La sua fama è legata alla tenace lotta [...] restata una sola copia: questo indica che se anche la nomina di G. segnò l'inizio di un graduale mutamento nell'indirizzo teologico-morale dei gesuiti, non significò però la fine di ogni opposizione a González. Tuttavia G. non si arrese e, ottenuta l ...
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Biologia
Termine introdotto da E. Haeckel per indicare il fenomeno espresso dalla «legge biogenetica fondamentale», secondo la quale lo sviluppo ontogenetico di un individuo ricapitola le tappe della sua [...] filogenesi.
Filosofia
Secondo gli stoici, il ‘rinnovamento’ del mondo dopo la conflagrazione periodica infatti anche in religioni primitive. Il significato di rinnovamento morale risale particolarmente all’orfismo e al pitagorismo: nei misteri il ...
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Benedettino (Pleystein 1774 - Monaco di Baviera 1847); monaco ad Andechs fino alla soppressione del monastero, poi (1803) prof. di filosofia all'univ. di Salisburgo, quindi (1806) di storia ecclesiastica [...] fu chiamato a Landshut per l'insegnamento di religione e di teologia morale, quindi, passata l'univ. a Monaco, vi si trasferì (1826) come professore di teologia morale, patristica e storia ecclesiastica; rettore dell'univ. nel 1824-25, membro dell ...
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Oratoriano, cultore di studî biblici e teologici (Le Mans 1640 - Rouen 1715); prof. di filosofia ad Angers, per le sue dottrine cartesiane le sue opere furono condannate con una delibera reale (1675); [...] seu Manuductio in Sacram Scripturam (1696) che ebbe molte edizioni. Altre opere: Démonstration de la vérité et de la sainteté de la morale chrétienne (1688; nuova ed. molto ampliata 1709-11); Harmonia sive concordia quatuor evangelistarum (1689). ...
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Gesuita (Châlons-sur-Marne 1578 - Bourges 1635), prof. di filosofia al collegio La Flèche, di morale a Parigi, rettore a Bourges, fu famoso per la sua opera di educatore: alla sua scuola appartennero illustri [...] discepoli, fra cui, il più notevole, J.-J. Surin. Dopo la sua morte, col titolo La vie et la doctrine spirituelle du p. L. Lallemant de la Compagnie de Jesus (1694), fu raccolta l'opera di edificazione ...
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Ecclesiastico congolese (n. Boto 1960). Ordinato sacerdote nel 1988, ha compiuto gli studi di filosofia nel seminario di Bwamanda e di teologia presso l’Istituto Saint Eugène de Mazenod della capitale [...] e ha insegnato teologia morale. Nominato vescovo di Bokungu-Ikela nel 2004, arcivescovo di Mbandaka-Bikoro nel 2016 e di Kinshasa nel 2018, dal 2016 è Vicepresidente della Conferenza episcopale nazionale del Congo. Nel 2019 è stato creato cardinale ...
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Ecclesiastico (Madrid 1583 - Roma 1660); entrato nella Compagnia di Gesù (1603), insegnò filosofia e teologia in patria, poi dogmatica nel Collegio Romano (1621-42). Creato cardinale (1643), godé sempre [...] di grande popolarità in Roma. La sua dottrina lo ha fatto stimare uno dei più alti ingegni della neoscolastica dell'età della Controriforma. Molte le opere, in partic. di teologia dogmatica e morale. ...
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Teologo calvinista (Beaugency 1530 - Castres 1595); padre della teologia morale riformata. Avvocato a Orléans (1559), abbracciò il calvinismo a Ginevra (1560); dal 1572 insegnò a Ginevra e successivamente [...] a Leida e altrove. Scrisse anche di filosofia e scienze naturali; diffuso un suo trattatello contro le streghe (De veneficiis, 1574). ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...