GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] dello Studio romano, ripristinato da Leone X, il G. compare nel 1514 come lettore di filosofiamorale, con uno stipendio di 130 fiorini. Pur insegnando filosofia e praticando la medicina – "certiore aliquanto quaestu quam gloria", come egli ebbe a ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] etica, fisica ed epoptica (nel latino del traduttore Rufino, le tre discipline erano dette filosofiamorale, filosofia naturale e filosofia ispettiva). Secondo Origene, l'etica serviva di preparazione alle altre e permetteva di acquisire un ...
Leggi Tutto
PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] tre mesi del 1499, condusse a termine il De magnanimitate, il trattato in certo senso conclusivo del suo percorso nella filosofiamorale, giacché disegnava il tipo perfetto di uomo, provvisto di tutte le virtù collegate nel giusto e corretto rapporto ...
Leggi Tutto
Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] di trattare, in particolar modo, negli scritti giovanili sulla riforma degli studi, nella Carità cristiana, nella Filosofiamorale e nei Difetti della giurisprudenza.
Ma, se vogliamo renderci conto dell'importanza storica del trattato, ci basta ...
Leggi Tutto
GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] l'Italia, questa volta con meta Roma e ben deciso a "tener fede a se stesso". A Roma ritrovò il Labriola, docente di filosofiamorale all'Università, e conobbe R. Bonghi, A. Aleardi, S. e B. Spaventa, F. De Sanctis, G. Prati e altri.
Abbandonata ben ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] L. Trevisan, cubiculario apostolico e vescovo di Traù, che gli ottenne la condotta per le letture di retorica e filosofiamorale allo Studio di Bologna (lettera al Trevisan, 19 novembre: Rotondi, p. 157). Il 1º novembre egli tenne un'eloquente ...
Leggi Tutto
Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] , brevi episodi, e più che al Cannocchiale, bisogna allora rifarsi a quella Filosofiamorale che, dopo il trattato, segna il placido approdo del Tesauro filosofo e cavaliere.
Tutt'altro, invece, il temperamento del Peregrini, con la sua prudenza ...
Leggi Tutto
GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] a frequentare lo Studio ferrarese, nella facoltà di arti e medicina; seguì lezioni di logica, fisica, medicina, filosofiamorale e retorica. Agli anni universitari risalgono i primi interessi per le lettere e gli esordi poetici: nella Biblioteca ...
Leggi Tutto
BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] 1407-1421), al cui Studio il B. fu assunto dal Senato veneto con il duplice incarico di retorica e filosofiamorale. Accanto all'insegnamento pubblico tenne una specie di convitto privato, ospitando nella sua casa giovani facoltosi, che guidava negli ...
Leggi Tutto
GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] una consistenza sapienziale alla favola, la sua funzione di "coperta" (ibid., p. 23) di insegnamenti morali e filosofici, particolarmente di filosofiamorale. L'ambito in cui si muove l'isolata prova narrativa del G. viene del resto esibito nel ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...