Filosofo francese (Bordeaux 1912 - ivi 2000); prof. di filosofia all'univ. di Strasburgo (dal 1952). G. pose come momento unitario delle scienze umane particolari un'"antropologia fondamentale" che, studiando [...] il "fatto umano totale" e la "funzione umana globale", può essere data solo dalla filosofia. Opere: La découverte de soi (1948); Traité de l'existence morale (1949); Mémoire et personne (2 voll., 1950); Mythe et métaphysique (1953); Science et foi au ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese del diritto e della morale (n. 1907 - m. 1992); uno dei maggiori esponenti della filosofia analitica nel campo degli studî giuridici; dapprima lettore di filosofia, poi (1952-68) prof. [...] di giurisprudenza all'univ. di Oxford. Tra i suoi scritti: Definition and theory in jurisprudence (1953); Causation in the law (in collab. con A. M. Honoré, 1959); The concept of law (1961; trad. it. 1966); ...
Leggi Tutto
Filosofo (Palermo 1885 - Firenze 1958). Professore di filosofia teoretica all'univ. di Palermo e poi (dal 1951) di storia della filosofia all'univ. di Pisa; socio corrispondente dei Lincei (1935). Svolse, [...] e della storicità (Il problema morale come problema della costituzione del soggetto, 1942; Moralità dell'arte, 1953; Il significato della vita, 1955). Si occupò anche di pedagogia (Saggi di filosofia dell'educazione, 1912; La scuola popolare, 1914 ...
Leggi Tutto
Filosofo e pubblicista (Parigi 1823 - ivi 1899); seguace di V. Cousin, fu professore (dal 1864) di filosofia alla Sorbona. Socio straniero dei Lincei (1883). In gioventù, partecipò al movimento che preparò [...] ), che dalla 3a ed. (1887) prese il titolo di Histoire de la science politique dans ses rapports avec la morale. Altri scritti: Études sur la dialectique dans Platon et dans Hegel (1860); Philosophie du bonheur (1862); Philosophie de la Révolution ...
Leggi Tutto
Gesuita (Châlons-sur-Marne 1578 - Bourges 1635), prof. di filosofia al collegio La Flèche, di morale a Parigi, rettore a Bourges, fu famoso per la sua opera di educatore: alla sua scuola appartennero illustri [...] discepoli, fra cui, il più notevole, J.-J. Surin. Dopo la sua morte, col titolo La vie et la doctrine spirituelle du p. L. Lallemant de la Compagnie de Jesus (1694), fu raccolta l'opera di edificazione ...
Leggi Tutto
Filosofo (Pavia 1911 - Gerba 1972). Prof. di storia della filosofia nell'univ. di Firenze (dal 1954); la sua riflessione, incentrata particolarmente su problemi logico-metodologici, ha mirato a un'elaborazione [...] ed empirismo, 1957, 2a ed. 1967; Retorica e logica: le due culture, 1968; Saggi filosofici, post., 1976). Tra gli studî sul problema morale: Fenomenologia del valore (1942); Alle origini dell'etica contemporanea (1957); tra gli studî storici: Newton ...
Leggi Tutto
Filosofo (Cupar, Fife, 1844 - Oxford, Inghilterra, 1897). Studiò al Balliol College di Oxford e succedette poi a Th. H. Green sulla cattedra di morale di quell'università. È noto soprattutto per la sua [...] hegeliana (in particolar modo della Logica e dell'Enciclopedia) e kantiana. Le sue posizioni filosofiche sono espresse nelle Lectures and essays on natural theology and ethics (post., a cura di E. Caird, 1898). Altre opere: The logic of Hegel ...
Leggi Tutto
Filosofo (Verona 1875 - Bosco Chiesanuova 1950), sacerdote (1901); prof. di criteriologia e gnoseologia nell'univ. Cattolica di Milano (1921), fu costretto ad abbandonare la cattedra (1931) per l'ostilità [...] sui principî della ragione (1924); Sistema di gnoseologia e di morale (1930); La persona umana (1940); La filosofia dell'esperienza immediata, elementare, integrale (1942); Itinerario filosofico dalla propria coscienza all'esistenza di Dio (1948). ...
Leggi Tutto
Filosofo (Salvetatde-Blanquefort, Lot-et-Garonne, 1632 - Parigi 1707), cartesiano; famose le sue lezioni a Tolosa (1665), a Montpellier (1671) e a Parigi (1681). R. è autore di un Système de philosophie [...] (1690), che rappresenta una delle prime e delle poche esposizioni "sistematiche" (logica, metafisica, fisica e morale) della filosofia cartesiana. Nel 1699 fu chiamato a far parte dell'Académie royale des sciences. L'Usage de la raison et de la foi ( ...
Leggi Tutto
Filosofo e giurista (Rotterdam 1821 - Oosterbeeck 1892); prof. di filosofia nell'univ. di Utrecht (dal 1846). La sua opera principale è De weg der wetenschap ("La via della scienza", 1851), rielaborata [...] ("Pagine sparse", 3 voll., 1886-87). O. fu la personalità speculativa più notevole nella cultura olandese del sec. 19º: tentò di avvicinare tale cultura al positivismo, pur cercando di tenere conto dell'esperienza religiosa, artistica e morale. ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...