Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] dalla teoria della giustizia, il secondo da un approccio postmodernista, che si contrappone sia alle riflessioni in termini di filosofiamorale sia alle teorie di Scheler.
R. Rorty, uno dei più illustri esponenti di quest'ultimo approccio, oppone un ...
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LE SENNE, René
Vittorio STELLA
Filosofo e moralista francese, nato a Elbeuf-sur-Seine (Seine Inférieure) l'8 luglio 1882, morto a Parigi il 1° ottobre 1954. Compiuto il liceo a Parigi, studiò all'École [...] tesi principale su Le devoir (Parigi 1930) e quella complementare su Le mensonge et le caractère (ivi 1930). Professore di filosofiamorale alla Sorbona, nel 1934 fondò con L. Lavelle, presso l'editore Aubier, la collana "Philosophie de l'esprit" che ...
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SCIACCA, Michele Federico
Vittorio STELLA
Filosofo, nato a Giarre (Catania) il 18 luglio 1908. Proveniente dalla scuola di A. Aliotta, diresse con lui la rivista Logos (1937-41); professore di storia [...] classica alla contemporanea: Studi sulla filosofia antica (Napoli 1935, particolarmente su Platone), Studi sulla filosofia medioevale e moderna (ivi 1935), La filosofia di Reid (ivi 1935), La filosofiamorale di A. Rosmini (Roma 1938), Il problema ...
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LOCKE, John
Armando CARLINI
Filosofo inglese, nato nel 1632 a Wrington, nel Somersetshire, di famiglia puritana. Suo padre prese parte alla guerra civile nel 1642, militando nell'esercito del Parlamento. [...] . Conseguì i primi gradi di baccelliere e maestro di arti, e vi insegnò greco, poi retorica, infine (1663) filosofiamorale. Rinunciò a far carriera ecclesiastica per darsi agli studî di medicina: una dispensa reale gli pemmise, ciò nonostante, di ...
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SALUTATI, Lino Coluccio di Piero
Enrico Carrara
Umanista nato a Stignano in Valdinivole il 16 febbraio 1331, morto a Firenze il 4 maggio 1406. Di pochi mesi, fu tratto per le vie dell'esilio a raggiungere [...] dal Petrarca, avverso alla scolastica e in specie all'averroismo. Anche per lui sola feconda di elevazione umana è la filosofiamorale, la conoscenza di sé stessi: egli è un Socrate cristiano, in quanto concepisce bensì la virtù come una conquista ...
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VERBIEST, Ferdinando
Pietro Tacchi Venturi
Missionario, matematico e sinologo, nato il 29 ottobre 1623 nel villaggio di Pitthem presso Courtrai nel Belgio, morto a Pechino il 28 gennaio 1688. Entrato [...] paese copiosi trattati di astronomia, di cosmografia, di meccanica, di balistica, per insegnare l'uso dei cannoni; di filosofiamorale, di apologetica e ascetica, con i quali sulle orme dei confratelli suoi predecessori continuò a fare sempre meglio ...
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MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofiamorale ed economia [...] 'Ottocento inglese oppose all'evoluzionismo positivistico.
Suoi scritti filosofici: The Rationale of Religious Inquiry (1836); Lectures pur avverte sé medesimo come legato alla suprema norma morale. Tanto dal punto di vista dell'interpretazione della ...
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TROTZENDORF, Valentino
Giovanni Calò
Propriamente Friedland di cognome, mutato più tardi in quello di T. dal villaggio Troitschendorf, presso Görlitz, dove nacque il 14 febbraio 1490. Maestro tra i [...] 1563. S'insegnavano latino, greco, retorica, dialettica e soprattutto religione; ma anche musica, aritmetica, elementi di filosofiamorale e naturale. Fondamentale lo studio della grammatica; molte le ripetizioni, frequentissimi i lavori scritti e le ...
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MANCINI, Celso
Filosofo e scrittore politico, nato in Ravenna, non si sa in quale anno, morto ad Alessano nel 1612. Entrò nel 1555 tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto. Addottoratosi a Padova [...] , quae naturali lumine haberi potest (Ravenna 1586). Nel 1590 fu da Alfonso d'Este chiamato alla cattedra di filosofiamorale nello studio di Ferrara, dove ancora insegnava Francesco Patrizi. Con assai minore indipendenza di pensiero il M. continuò ...
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SAITTA, Giuseppe
Filosofo e storico della filosofia, nato a Gagliano Castelferrato, Enna, il 7 novembre 1881. Dopo aver insegnato nelle università di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne (dal 1932) la cattedra [...] di filosofiamorale nell'università di Bologna e poi (fino al 1952) quella di filosofia teoretica nella stessa università.
Il S. s'ispira al pensiero del Gentile, che ebbe maestro all'università di Palermo; ma, a differenza dell'attualismo che ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...