Filosofo, nato a S. Piero alle Fonti (presso S. Miniato) il 6 dicembre 1822, morto a Firenze il 6 marzo 1905. Insegnò all'università di Pisa e all'Istituto superiore di Firenze. Autore di molte opere, [...] doti di scrittore, di ricercata eleganza, che non di teorico. La sua filosofia, con cui egli pensava di venir in aiuto della fede cattolica e infine di collaborare alla restaurazione tomistica di Leone XIII, non è infatti più che una presentazione in ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] si rese conto di dover ricostruire le fondamenta della filosofia e della scienza greca al fine di creare appropriati rifiutata in modo discreto ma fermo l'identificazione agostiniano-tomistica dello Spirito con l'anima della Chiesa, trattando l ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] privata, prima di lasciare Roma, da Leone XIII, il quale li avrebbe esortati ad "essere i propugnatori del ritorno della filosofia scolastica tomistica" e a "dire a tutti che questa è la volontà del papa", onde salvare la diocesi di s. Ambrogio e ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] Aquino, Summa theol., I, 74, 2). In questa concezione cristiano-tomistica, l'angelo è creatura di l. e non è emanazione della l. divina.
Luce e lume
Alcuni filosofi medievali, d'ispirazione più aristotelica che neoplatonica, elaborarono un'ontologia ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] cuore di un maiale può essere usato per un uomo, tanto che il filosofo H. Jonas, proiettando le sue paure, ha potuto osservare: "lo reprimo di ogni singolo uomo. Evitata la nozione tomistica di persona quale individua substantia rationalis naturae, ...
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Alberto Magno (Alberto de la Magna, Alberto di Cologna, Alberto)
Eugenio Massa
Filosofo (nato a Lauingen tra il 1193 e il 1206; morto a Colonia nel 1280); studiò a Padova, dove si fece domenicano nel [...] furono condizionate dalla poca conoscenza che si aveva di A. e dalle tendenze neoscolastiche e tomistiche che in quel tempo dominavano la storiografia filosofica medievale. E così i commenti alla Commedia e al Convivio continuarono ad appoggiarsi sui ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] erroribus. Calvino non si rifaceva all'interpretazione tomistica dell'eresia come rottura di una promessa, ma per il fatto che dalla Riforma non era nato un cristianesimo filosofico e comprensivo.
Lungo una direzione del tutto diversa si era ...
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Bologna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Fiorenzo Forti
Il declino dell'Impero medievale attorno alla metà del Duecento, se per un verso affrettò alcuni processi di ordine economico-sociale e [...] del poeta, per iniziativa della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi, che ha curato l'edizione Cangrande (F. Mazzoni) ma, in virtù della cultura aristotelico-tomistica dell'ambiente in cui si formò, riuscì a cogliere nel proemio ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] il C. fosse stato un mistico, o un tomista o un generico neoaristotelico. Del resto, una conferma 1949, pp. 93-129, e si veda anche, alle pp. 1-92, La filosofia dell’amore nei rimatori ital. del Duecento e in Dante), e dall’altra l’edizione critica ...
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Aristotele (Aristotile, dalla forma latina medievale Aristotiles)
Maria C. De Matteis**
Filosofo greco (Stagira 384-383 a. C. - Calcide 322 a.C.); compì i suoi primi studi di filosofia all'Accademia [...] , legato spesso a polemiche, è il rapporto di D. con la tradizione averroistica e con l'interpretazione tomistica.
Al razionalismo filosofico cui propende il Gilson, il Nardi pone dei limiti ben precisi e le considerazioni del Gilson lo trovano ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...