AVVOCATI, Vincenzo
Roberto Zapperi
Nato a Palermo il 12 sett. 1702, cominciò giovanissimo lo studio del greco, della filosofia e della giurisprudenza, in cui contava di addottorarsi. Nel 1721 però, [...] si addottorò brillantemente in teologia. Nel 1727 era già lettore di filosofia nel convento di S. Domenico in Palermo, donde passò poi , come aveva già fatto nella Defensio,la scuola tomistica dall'accusa di giansenismo, con la classica argomentazione ...
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Toffanin, Giuseppe
Steno Vazzana
Storico della letteratura (Padova 1891), professore nelle università di Messina (1923-1924), Cagliari (1924-1928), Napoli (1928-1961). L'interesse del T. per D. è parte [...] a Virgilio è quella che Boezio ha dato alla filosofia nel De Consolatione philosophiae e i tre regni della Commedia della Monarchia che il diritto è volontà divina, conclusione tomistica derivata da Aristotele, che gli umanisti ripeteranno tale e ...
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seminatore (seminadore)
Raul Manselli
" Colui che semina ": due volte designa metaforicamente Dio, con riferimento all'infusione della nobiltà da lui operata nelle anime ben disposte: oh ammirabile e [...] pensiero di D. e i suoi rapporti con la cultura tomistica, ci sembra di avvertire anche l'influenza della dottrina di Matteis, Il De bono communi di Remigio de' Girolami, in " Annali Facoltà Lettere e Filosofia Università di Lecce " III (1965-1967). ...
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Gregorio da Rimini
Teologo e filosofo (m. Vienna 1358). Nato in Italia, prob. a Rimini, entrò nell’ordine degli eremitani di s. Agostino e trascorse a Parigi un periodo di studio, tra il 1323 e il 1329. [...] Tradizionalmente definito ‘nominalista’ e ‘occamista’, in filosofia mostra, in realtà, un’attitudine sincretistica, in potenza. D’altra parte, collocandosi nell’alveo della tradizione tomistica, afferma, in aperta antitesi con Guglielmo di Occam, l ...
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Mancini, Celso
Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano, od. prov. Lecce, 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto e conseguì un dottorato a Padova (1565), dove [...] 1590 fu chiamato da Alfonso II d’Este alla cattedra di filosofia morale nello studio di Ferrara. Trasferitosi poi a Roma, vi scrisse ragione di Stato», secondo i rinnovati concetti della scuola tomistica. Da essi, tuttavia, M. si distingue per il ...
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Jolivet, Regis-Victor
Jolivet, Régis-Victor
Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, prof. nella univ. cattolica di Lione (dal 1926), teorizzò uno spiritualismo di ispirazione tomistica, [...] et le problème de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. Trattato di filosofia); Les doctrines existentialistes de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie ...
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Oischinger, Johann Nepomuk Paulus
Filosofo e teologo cattolico tedesco (Wittmannsberg, Gotteszell, 1817 - Monaco di B. 1876). Fu seguace di Schelling e del gruppo di storiografi cattolici riunitosi intorno [...] Monaco. In esplicita opposizione alla tradizione tomistica e distaccandosi da Joseph Denzinger e Joseph Kleutgen, da una parte, e da Gunther dall’altra, cercò di fondare su basi nuove la filosofia cristiana, tentando di conciliare il dogma cattolico ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...