Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] ma come principio immortale a questa dualisticamente contrapposto (Platone). Nella filosofia medievale il concetto di f. assunse rilievo con il ritorno dell’aristotelismo: se tutta la cultura scolastica, dalla seconda metà del 13° sec., accettava le ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] («ogni individuo di natura razionale è p.»), la scolastica deriverà le caratteristiche proprie ed essenziali della p.: la vita umana, l’altra che, sulla scia della tradizione filosofica occidentale, fa invece coincidere i due concetti. Nel primo ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] nella Compagnia di Gesù ed aver compiuto gli studî a Salamanca, insegnò filosofia a Salamanca e Segovia (1570-74) e teologia a Valladolid, Segovia determinare la seconda, ma semplicemente orientarla. Dalla scolastica del sec. 14º S. riprende anche l ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] sono riferite alla posizione dell’osservatore sulla superficie della Terra.
Filosofia
Nella retorica e nella logica, già in Aristotele sono detti più adatta a esigenze di tipo giuridico e scolastico, così come si trova nei Topica di Cicerone ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] la sua vita. Dopo aver studiato per otto anni teologia e filosofia, fu mandato all'univ. di Colonia ove fu scolaro di si sforza di conciliare l'insegnamento di Eckhart con la scolastica ortodossa. Richiamato a Costanza in sospetto di eresia, combatté ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] che sono utilizzati nelle definizioni dogmatiche: dalla connessione che la teologia scolastica ha posto tra religione e filosofia proviene lo smarrimento del senso dinamico della fede, e il suo conflitto con la ragione, alla quale invece T. preclude ...
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Psicologia
Tendenza a ripetere determinati atti e a rinnovare determinate esperienze, per lo più acquisita con la ripetizione frequente dell’atto o dell’esperienza stessa. Lo studio delle a. è oggetto [...] come inerzia e passività: di qui la svalutazione di essa, specialmente nella filosofia moderna, da J.-J. Rousseau a I. Kant, a J.G o degli abiti) ha grande importanza nell’ambito della scolastica, soprattutto nella teologia morale e in relazione alla ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] . Maestro di due generazioni, ispirò l'organizzazione scolastica dell'impero, contribuendo alla rinascita carolingia. Ebbe oltre alla revisione della Volgata latina ("testo alcuiniano"), di filosofia (De animae ratione, De virtutibus et vitiis); tre ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] e apologetico, indicano una iniziale opposizione a certe prospettive della nuova filosofia dei primi anni del Seicento; violenta la polemica contro gli avversarî della filosofia aristotelico-scolastica (da G. Bruno a G. Galilei e a P. Charron, messi ...
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Filosofo e apologista cattolico (Vich, Catalogna, 1810 - ivi 1848); sacerdote, visse a Vich, dove insegnò matematiche, a Barcellona (1841-44) e a Madrid (1844-48). Nel 1848 fu nominato membro dell'Accademia. [...] della chiesa cattolica e delle sue dottrine. Negli scritti filosofici (tra cui El criterio, 1845; Filosofía fundamental, 4 voll., 1846; Filosofía elemental, 1847) intese rinnovare la scolastica. Nei suoi scritti politici tentò la conciliazione dei ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
scolastica
scolàstica s. f. [dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus (v. scolastico) che come s. m. indicava, già nel medioevo, il maestro di scuola; con riferimento a questo sign., il termine fu assunto dagli...