Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] . Husserl, che riprendendo la tradizione cartesiana innesta su di essa la nozione d’intenzionalità ripresa da F. Brentano dalla filosofiascolastica. In questo senso carattere precipuo della c. è il trascendimento di sé, il porsi cioè in rapporto con ...
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Giovanni Liotti
Consapevolezza che l’individuo ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. Nelle scienze biomediche e psicologiche vanno considerati almeno tre significati, tra loro distinti anche se correlati del ... ...
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Armando Massarenti
Coscienza animale e autocoscienza dell’uomo
L’attribuzione o meno di una coscienza agli animali non umani ha notevoli ricadute etiche e sanitarie, poiché influenza le definizioni dei soggetti dotati di interessi e diritti morali. Entro il quadro dell’etologia cognitiva, negli ultimi ... ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato che va oltre quello della semplice consapevolezza psicologica e acquista un valore teoretico ... ...
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Armando Massarenti
Che cosa si prova a essere qualcuno
La coscienza, o coscienza di sé, è un fenomeno di cui tutti abbiamo esperienza, e non solo da svegli. Sensazioni, emozioni, sogni, pensieri, consapevolezza implicano tutti, anche se in modo diverso, stati che definiamo 'coscienti'. Avere coscienza ... ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, giacché con essa sono intese almeno sei diverse nozioni: 1) lo stato di vigilanza, che è proprio di ... ...
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Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), il termine indica in generale la consapevolezza che il soggetto ha di sé e dei propri contenuti mentali, del complesso ... ...
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HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della coscienza: a) difficoltà dovute alla pluralità dei metodi; b) difficoltà dovute alla specifica struttura della ... ...
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Fegato
Daniela Caporossi e Nicola Dioguardi
Il fegato è il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell'uomo è disposto trasversalmente nella parte superiore dell'addome, ha colorito rosso bruno, [...] 'intelletto. Questa concezione, basata sul concetto di causa approfondito da Aristotele (Fisica, 1, 1, 184) e in seguito dalla filosofiascolastica, ha costituito il modello da cui è fiorita la fisica classica da Newton a Laplace e si è originato il ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] di Pisa, dove era studente e professore, e i fondamenti intellettuali che il Collegio di La Flèche e la filosofiascolastica in generale fornirono a René Descartes e a Mersenne.
La medicina
Nell'ambito del sistema universitario medievale, una delle ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] del manoscritto umanistico. La biblioteca, molto aggiornata sul versante del rinnovamento del pensiero filosofico, accoglieva le opere più cospicue della filosofiascolastica, da Aristotele e i suoi commentatori e traduttori arabi e medievali ai ...
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PIETRO d'Abano
Iolanda Ventura
PIETRO d’Abano. – Nato ad Abano (Padova) verso il 1250, fu figlio di Costanzo (Constantius) della famiglia de Sclavione, notaio del sigillo del Comune di Padova.
Le testimonianze [...] Bruno Nardi, si preferisce vedere in lui un esponente di una filosofia eclettica e aperta a differenti influssi, e non più strettamente legata alla teologia e alla filosofiascolastica.
Opere. Gli scritti autentici di Pietro – l’importanza dei quali ...
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Filosofia
Nella filosofia aristotelico-scolastica determinazione o qualità che non appartiene all’essenza di un oggetto: si distingue in a. casuale, se il suo rapporto con l’oggetto è fortuito, a. per [...] , deriva però necessariamente da questa. Più genericamente, nella Scolastica, a. indicava una qualità o determinazione di una sostanza che non può esistere senza di questa. Nella filosofia moderna, soprattutto nell’empirismo, si è invece accentuata l ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] insieme di elementi interconnessi, appare già nella filosofia antica. Nella filosofia moderna la nozione è ripresa in un a lungo riferito esclusivamente al complesso delle istituzioni scolastiche (s. scolastico) ordinate secondo i gradi e gli ordini ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] e conforme al principio di denuclearizzazione dello spazio.
Filosofia
Lo s. nel pensiero antico e medievale
Si . vuoto, vanificando con ciò ancor più integralmente la pretesa scolastica d’identificare in esso direzioni e punti di riferimento fissi ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] sono formazioni storicizzate e relativizzate. Dopo Kant, nella filosofia europea l’interesse per il l. viene meno: riaffiorano ’Ottocento le idee dell’aristotelismo antico e della tarda scolastica, riflesse nei testi grammaticali di Port-Royal, la ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
scolastica
scolàstica s. f. [dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus (v. scolastico) che come s. m. indicava, già nel medioevo, il maestro di scuola; con riferimento a questo sign., il termine fu assunto dagli...