Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] es. la meditatio de nudis pactis edita, ultimamente, da Monnier e Platon, in N. Revue hist. de droit, I 913-14 passim, . Dölger), come osservò Morelli, si parla dell'imperatore Leone il Filosofo come premorto. Come termine ante quem, Dölger (p. 8) ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] importante è il fatto che con Gadamer la filosofia ermeneutica prende le distanze dal pensiero heideggeriano per quanto riguarda la riconduzione della storia della metafisica a Platone, quale presunto responsabile della svolta dalla concezione della ...
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Stato
Comunità politica costituita da un popolo stanziato in un determinato territorio e organizzato unitariamente come persona giuridica collettiva, e titolare di un potere sovrano (governo), cui è [...] traducevano con res publica e civitas. La Politeia di Platone viene resa Respublica dalla tradizione latina, in modo coerente punto d’incrocio di numerose teorie – giuridiche, filosofiche, storiche e soprattutto quelle orientate dalle nuove scienze ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] negare che già nell'antica Grecia sia presente la consapevolezza della complessità del problema. Nella disputa filosoficaplatonico-aristotelica, sulla superiorità del governo delle leggi o del governo degli uomini, quella distinzione tra governo ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] le pecore, gli bovi e gli altri animali" (ibid., p. 306). Nel generale disordine tutta la letteratura filosofica, da Platone a Pufendorf, poteva essere tranquillamente bruciata, "perché in questo nostro tempo si corre dietro solamente alla perniciosa ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] antichi scrittori non cristiani, e passa in rassegna le posizioni, favorevoli o contrarie, dei filosofi greci, da Democrito, gli stoici, Epicuro, Carneade, Platone, fino ad Aristotele, il cui pensiero al riguardo resta incerto. Rifiutato l'argomento ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] vitalismo di Cardano e di Campanella e con la platonica anima mundi. L'opera ebbe grande fortuna, come pure scritti, a cura di G. Savarese, Milano 1962; Della Diceosina o sia della filosofia del giusto e dell'onesto, a cura di F. Arata, Milano 1973; ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] un breve scritto elaborato per una esercitazione di storia della filosofia dal titolo Il diritto nel sistema della realtà secondo Platone. Contributo alla storia della filosofia del diritto nell'antichità (poi pubblicato negli Annali della facoltà ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] l'originaria concezione platonica della polis). Questo Stato egli affermò trovare attuazione nello Stato corporativo fascista, stabilendo una equazione fra ideale e realtà, che ha del resto precedenti esempi anche in altri grandi filosofi, come G. F ...
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AVERANI, Giuseppe
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 20 marzo 1662. Celebrato interprete del diritto romano, rinnovatore degli studi giuridici nell'ateneo pisano, fu considerato dai contemporanei il [...] gesuita lucchese G. F. Vanni, già suo maestro di filosofia peripatetica, il quale aveva inteso con due opuscoli di scarso valore Lezioni Toscane (I,Lez. 7, pp. 99 ss., Della sentenza platonica intorno alla natura divina,e Lez. 9, pp. 134 ss., Molti ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...