MOLTEPLICITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Il problema filosofico della molteplicità nasce nella scuola eleatica, con la polemica zenoniana in difesa di Parmenide. Considerato l'ente parmenideo [...] 'esistenza dell'unico ente. Ma già nella critica platonica all'eleatismo zenoniano, contenuta nel Parmenide, viene in e molteplicita come egualmente oggettive e contrapposte al pensiero. La filosofia moderna, da Kant in poi, sposta invece il problema ...
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KLIBANSKY, Raymond
Filologo e storico della filosofia, nato a Parigi il 15 ottobre 1905. Studiò in Germania, dove conseguì la libera docenza nell'univ. di Heidelberg nel 1931; nel 1933 si trasferì in [...] medievali del suo pensiero e rilevandone l'influsso sulla filosofia dei secoli posteriori, poi quella delle opere latine di Notevoli sono anche i suoi lavori intorno alla tradizione platonica dall'antichità a Leibniz (The continuity of the platonic ...
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PIRRONISMO
Guido Calogero
. Propriamente, questo termine designa la forma originaria che allo scetticismo fu data dal suo stesso fondatore, Pirrone (v.) di Elide. In senso lato, è equivalente al termine [...] tale tradizione, lo scetticismo prende stanza nell'Accademia platonica, le dottrine probabilistiche di Arcesilao di Pitane e riconnettendo le proprie vedute al vecchio nome di Pirrone. La filosofia seettica assume in tal modo il nome di "pirroniana": ...
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MNESARCO (Μνήσαρχος, Mnesarchus)
Guido Calogero
Filosofo greco della scuola stoica, scolaro di Panezio (v.) e quindi vissuto intorno alla seconda metà del sec. II a. C. Circa il 110 successe a Panezio [...] più il maestro, è noto pochissimo: sembra tuttavia che egli attenuasse assai l'antitesi della filosofia stoica rispetto a quella dell'Accademia platonica, giacché più tardi il suo scolaro Antioco considerava l'una come facilmente conciliabile con l ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] vedeva il maestro della scolastica, ossia della principale scuola filosofica del Medioevo; in secondo luogo, la filosofia aperta e problematica di Platone si adattava meglio, rispetto alle filosofie sistematiche di Aristotele e Tommaso d’Aquino, allo ...
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natura
La primitiva speculazione greca intende per φύσις («natura») l’intero Universo come l’insieme delle cose che nascono e divengono, e di esso ricerca il «principio».
La riflessione sulla natura [...] Aristotele, rivendicando il valore della n., riunisce quello che Platone aveva separato; la forma e la materia delle cose, ciò nel 20° sec. la nozione stessa di n. come oggetto filosofico, che lascia il campo a un compito meno ambizioso di ...
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Tecnocrazia
Domenico Fisichella
SOMMARIO: 1. Il rischio dell'ambiguità concettuale. 2. L'economia come discrimine. 3. I precursori. 4. Tre rivoluzioni industriali. 5. Caratteri strutturali e funzionali. [...] di controllo del potere spirituale rispetto al potere temporale? Comte, respingendo la ‟fallace utopia greca" (platonica, non aristotelica) del filosofo-re, bolla con l'epiteto di ‛pedantocrazia', coniato da John Stuart Mill e utilizzato nel corso ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] ottenuti nella raccolta dei testi antichi furono di straordinaria importanza. Il primo posto era riservato ai filosofi: Platone, Plotino, Proclo, Giuliano, Aristotele, Temistio, Alessandro di Afrodisia, tutti i maggiori. Non mancavano le opere di ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] sul presupposto che l'architettura
sia scientia (come dice Platone), per la qual cosa, poiché essa ha le sue ; e mentre così attento se ne stava a rimirare sopra giunse il Filosofo, che non se n'avvide; ma salutandolo poi, e dimandatolo, che ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] far coincidere l'ingresso nella politica col tratto qualificante d'uno scritto a stampa. Per lo più filosofici i temi e, per di più, combinanti Aristotele e Platone e, per lo più, animati da una concezione fiduciosa nell'ordine del cosmo e nella ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...