virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] in greco, cioè la scienza dei principi e quindi la filosofia) e la saggezza (o prudenza).
Un problema cruciale è la volontà umana si conforma naturalmente e senza sforzo al dovere morale con un senso di piena felicità è la condizione della santità; ...
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persona
Stefano De Luca
L’individuo nelle sue relazioni con il mondo
La persona (dall’etrusco phersu) era per i Romani la maschera che portavano gli attori in teatro e che i Greci chiamavano pròsopon [...] , sia la persona fisica (si pensi alle garanzie giudiziarie) sia la persona morale, cioè la coscienza (libertà di pensiero e di religione).
Se nella filosofia moderna il concetto di persona viene usato per indicare la relazione consapevole dell’uomo ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] risultati della scienza moderna, i principi della teologia e il pensiero filosofico. L'opera, incompiuta, fu data alle stampe, in tre finito e creato; dualismo quindi tra mondo fisico e mondo morale, tra materia e spirito, tra natura e divinità. Il ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] che riguarda la sfera della conoscenza, sino a quello morale, politico e religioso – implica il riferimento alla nozione che sta a loro fondamento (Dio). Tale concezione è presente nel filosofo greco Plotino (3° secolo d.C.), secondo il quale la ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] e imposta in forma nuova il problema pedagogico, collegandolo alla politica e alla filosofia della storia (Il "moralismo" di G. G. Rousseau. Studio sulle idee pedagogiche e morali di G. G. Rousseau, Milano 1937), sviluppando poi una didattica non ...
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CENTO, Vincenzo
Francesco Muzzioli
Nato a Pollenza (Macerata) il 25 genn. 1888 da Evaristo e da Ermelinda Andreani, si laureò in filosofia e intraprese la carriera didattica, insegnando prima pedagogia [...] 'attualismo del Gentile, cui in più scritti rimproverò la mancata considerazione della fede e della morale come possibili supporti della riflessione filosofica. Un profilo del suo pensiero, teso a un continuo interno approfondirsi e perciò talvolta ...
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PEYRETTI, Giovanni Battista
Jonathan Salina
PEYRETTI, Giovanni Battista. – Nacque il 18 febbraio 1823 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino, da Giovanni e da Maria Nicola. Ricevette in famiglia, [...] del sistema di Spinoza) sono da ritenersi veri e propri trattati filosofici, sia pure incompiuti. Fu apprezzato al suo tempo, in ogni Annuario Accademico del 1877-78, celebrandone l'integrità morale e la validità di professore, insegnante e pensatore ...
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GERVASI, Giuseppe
Cinzia Fortuzzi
Nacque a Piacenza il 1° febbr. 1762 da Antonio e Anna Giacopazzi, commercianti. Compiuti gli studi primari presso la scuola di S. Pietro, il 2 nov. 1778 entrò da seminarista [...] G.D. Romagnosi, che lo aveva preceduto di tre anni.
In collegio il G., oltre a seguire i corsi di filosofia, teologia e morale, matematica e fisica, conobbe il pensiero illuminista di É. Bonnot de Condillac, J. Locke e Ch. Bonnet, riveduto in chiave ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] degni di approvazione da quelli non accettabili sul piano speculativo e morale.
Il De priscorum sapientum placitis è citato dagli storici settecenteschi della filosofia (Christoph August Heumann, Johann Jacob Brucker, Appiano Buonafede) come uno dei ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] di logica e metafisica, nell'università di Padova; più tardi gli fu affidato anche l'insegnamento della morale, con l'aggiunta di alcune lezioni di storia della filosofia antica e moderna. A questo periodo appartengono i due lavori più propriamente ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...