Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] e una serie di opuscoli i Parva naturalia; 3) Scritti di filosofia prima: Metafisica, così chiamata, sembra, perché posta "dopo i libri di fisica"; 4) Opere morali e politiche: Etica Eudemea, Grande Etica (d'incerta autenticità), Etica Nicomachea ...
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Filosofo italiano (Palmi 1902 - Bologna 1977); ha insegnato nelle univ. di Siena e di Bologna (della quale è stato anche rettore). Socio naz. dei Lincei (1965). Si è occupato di studî storici relativi [...] dell'esistenzialismo (1949); Moralità e storia nella prospettiva spiritualistica (1954); I valori della pratica e l'esperienza storica (1959); Il concetto del diritto (1962); Heidegger e la filosofia dei valori (1967); Rosmini tra l'Essere e i valori ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] denuncia delle condizioni di vita operaie e la condanna morale della borghesia. Il realismo critico perdurò a lungo come de Occidente, 1963), si intensificò l’attività dei saggisti e dei filosofi (E. Tierno Galván; J.L. Aranguren; J. Ferrater Mora). ...
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Filosofo (Skipton, Yorkshire, 1838 - Cambridge 1900); lettore (dal 1859), quindi prof. (dal 1883) di filosofia al Trinity College di Cambridge; primo presidente della Society for psychical research, da [...] all'essere. L'analisi dei tre "metodi" principali cui può essere ricondotto il comune senso morale (intuizionismo - esistono principî morali autoevidenti -, egoismo e utilitarismo, aspetti evidenti dell'edonismo) e la ricerca di principî o assiomi ...
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MURATORI, Lodovico Antonio
Giulio Bertoni
Nato a Vignola il 21 ottobre 1672, morto a Modena il 23 gennaio 1750. Si potrebbe dire che il racconto della sua vita s'identifica con la sua bibliografia, [...] . Sono piene di buon senso le sue operette Della pubblica felicità e Delle forze dell'intendimento umano e la sua Filosofiamorale, entro cui è diffuso un sereno e dolce ottimismo che scaturisce dalla sua fiducia in Dio. Notevoli per la ricchezza ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] capaci di orientare, come asserzioni empiriche, le azioni e la vita verso il 'buono'. Nella tradizione della filosofiamorale premoderna, prima dell'adozione acritica del principio della cosiddetta fallacia naturalistica, l'uso del termine 'buono' ha ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] della Chiesa nell'università di Napoli, tenuta dal 1885 al 1904 da Raffaele Mariano (v.). Il Labanca era professore di filosofiamorale nell'università di Pisa quando nel 1886 fu autorizzato a tenere un corso di storia delle religioni in quella di ...
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HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] sistemazione pratica, che gli assicurasse la possibilità di tale lavoro. Nel 1744 si adoperò per farsi nominare professore di filosofiamorale all'università di Edimburgo: ma gli mancò lo sperato aiuto di F. Hutcheson, e prevalsero i sospetti circa ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] dei "regni gemelli" di Danimarca e Norvegia, e ivi furono scritte le sue commedie e le sue opere storiche e di filosofiamorale, le quali peraltro sono rimaste patrimonio comune dei due popoli: per i Norvegesi del sec. XVIII il Holberg, in quanto il ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] diritto canonico (Decreto, Decretali, Sesto, Clementine); nella seconda, cattedre di medicina (teorica e pratica), di chirurgia, di filosofia (morale e naturale), di astrologia, di logica, di rettorica e di ars notaria. trasportata dopo il 1357 nell ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...