In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] . Tra i socratici, chi meglio capì l’insegnamento del maestro fu Platone, per il quale il problema morale restò al centro della filosofia. Ma il concetto socratico trapassò nell’‘idea’, divenendo forma non più soltanto del mondo umano ma anche di ...
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Filosofo (Drumalig, Irlanda, 1694 - Glasgow 1746), prof. di filosofiamorale all'univ. di Glasgow (dal 1729). La filosofia di H., che è considerato il fondatore della cosiddetta scuola scozzese, poi rappresentata [...] della connessione dei valori etici con quelli estetici, sia la particolare concezione dell'attività morale come condizionata da uno speciale sentimento, il moral sense. Delle opere, raccolte in 5 volumi (1772), le più importanti sono: An inquiry ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofiamorale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività [...] , fu rivolta a diffondere in Inghilterra la conoscenza del pensiero di Kant e di Hegel, e a rielaborare la filosofia religiosa di quest'ultimo. Tra le sue opere si ricordano: Hegel (1883-86); The crit ical philo sophy of Kant (2 voll., 1889); The ...
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Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofiamorale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia [...] , 1938; Du mensonge, 1942; Le nocturne, 1942; Traité des vertus, 1949; La philosophie du presque, 1953; L'austérité et la vie morale, 1956; Le je-ne-sais-quoi et le presque-rien, 1957; Le pardon, 1967). Notevoli anche i suoi studî storici: Bergson ...
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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofiamorale nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli sull'interpretazione allegorica della Divina Commedia, sviluppando anche una sua idea [...] su un presunto circolo segreto di "fedeli d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia (1925), e Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli ...
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Filosofo (Selkirk 1855 - Cambridge 1935). Professore di filosofiamorale a Cambridge (1900-33), uno degli esponenti del neoidealismo inglese, vicino peraltro piuttosto all'impostazione teorica della scuola [...] neokantiana del Baden ("filosofia dei valori") che non alle posizioni dell'idealismo tedesco classico. Aderì infine a una ); Recent tendencies in ethics (1904); The moral life and moral worth (1911); Moral values and the idea of God (1918). ...
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Filosofo (Borås 1901 - Lund 1957), prof. di filosofiamorale all'univ. di Lund (1939-57), fondatore e direttore (dal 1935) della riv. Theoria; nel 1937 promosse, con L. Robin, la fondazione dell'Istituto [...] al 1930 frequentò il Circolo di Vienna, ha svolto liberamente alcuni temi del neopositivismo e della filosofia analitica. Opere principali: Begreppet medfödda idéer ("Il concetto delle idee innate", 1928); Logistischer Positivismus (1931); Der ...
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Pensatore svedese (Härnösand 1776 - Uppsala 1827). Professore di filosofiamorale (1811) e poi rettore dell'univ. di Uppsala, fu uno dei maggiori esponenti, con C. J. Boström, del personalismo teistico. [...] Nella sua concezione si fondono in senso teistico motivi della filosofia della natura di Schelling, dell'etica di Schleiermacher e della filosofia della fede di F. H. Jacobi e Fichte. Opera principale: Notionum ethicarum, quas formales dicunt, ...
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TROIANO, Paolo Raffaele
Delio Cantimori
Filosofo, professore di filosofiamorale all'università di Torino, nato presso Avellino il 25 gennaio 1863, morto a Torino il 9 giugno 1909. Studiò a Napoli, [...] dei giudizî di valore, dei giudizî morali. Per il Tr., il quale si professava neokantiano, l'etica non poteva venire costruita su base razionale, senza sfociare nell'utilitarismo: onde la sua filosofia dell'uomo fondata sul sentimento, articolantesi ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...