Pseudonimo del filosofo e storico della scienza ungherese Imre Lipschitz (Budapest 1922 - Londra 1974). Seguì studî di matematica, fisica e filosofia, laureandosi nel 1944; ebbe un incarico ufficiale presso [...] razionalismo critico e dal falsificazionismo popperiano, L. ne tentò un'applicazione sul piano storico, segnatamente alla storia della matematica (Proofs and refutations, 1963-64; trad. it. 1979). In polemica con le tesi epistemologiche di Th. Kuhn ...
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Filosofo e storico della matematica (Lipsia 1889 - Bonn 1964), professore di filosofia nelle univ. di Friburgo (dal 1928) e di Bonn (1931-55). Seguace della fenomenologia di Husserl, di cui era stato discepolo, [...] si occupò di logica e storia della logica, di filosofia e storia della matematica. Tra le sue opere: Mathematische Existenz: Untersuchungen zur Logik und Ontologie mathematischer Phänomene, 1927; Geschichte der Mathematik (in collab. con J. E. ...
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Filosofo (Pescocostanzo, L'Aquila, 1773 - Napoli 1847); domenicano, insegnante di matematica e di filosofia, fu in Russia dal 1817 al 1818, precettore dei figli dello zar. La conoscenza diretta che egli [...] ebbe delle opere kantiane, che diffuse sia con l'insegnamento privato sia con le proprie memorie (edite in 3 voll. nel 1843 col titolo Quistioni filosofiche), ebbe grande importanza per la formazione del pensiero speculativo napoletano. ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] insieme di elementi interconnessi, appare già nella filosofia antica. Nella filosofia moderna la nozione è ripresa in un deterministica che specifica il suo stato al tempo t, rappresentato matematicamente da un vettore x(t), a partire dal suo stato, ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] di calcolo abbia poi favorito l’affermazione dell’uso dei m. matematici in ecologia non solo da parte di una ristretta cerchia di modellisti la sintesi non diventi poi eccessivamente complessa.
Filosofia
Uso del termine in epistemologia
Il termine m ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] bicicletta o guidare la macchina), ma anche regole grammaticali o matematiche. I due tipi di m. possono collaborare nel richiamare difesa organica, e viene utilizzata nelle vaccinazioni.
Filosofia
Nella filosofia antica la nozione di m. si connette ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] non potrebbe mutare l’esattezza di una proposizione matematica. Si tratta in sostanza dell’affermazione dell’autonomia superiorità della democrazia, ma fonda questa superiorità su una filosofia che egli definisce relativistica, tale cioè da escludere ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli elementi è risultato il contributo di J. von Neumann. Dagli studi di matematica applicata di A.D. Gardner, W.H. Kruskal e altri ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] allora ogni n. è contenuto in A (postulato di induzione matematica). Si definiscono poi, con procedimento induttivo, le nozioni di suscitando curiosità e interesse anche da parte di astrologi e filosofi. La teoria dei n. perfetti non è ancora del ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] in Egitto, e a Cirene, dove sarebbe venuto a contatto col matematico Teodoro. È fuor di dubbio, comunque, che in questo viaggio P modo non chiaro, della sua presenza: e il nobile filosofo ateniese, che era allora sulla quarantina, finì venduto schiavo ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...