Matematico e filosofo (Sanremo 1667 - Milano 1733), gesuita; insegnò dapprima filosofia e teologia nei collegi della Compagnia di Gesù, poi (1699) matematica nell'univ. di Pavia. Acutissimo logico, S., [...] º postulato di Euclide, che non è conseguenza dei precedenti. L'opera di S. ha tuttavia grande importanza nella storia della matematica in quanto egli per primo concepì l'idea di vedere a quali conseguenze si sarebbe giunti negando il 5º postulato, e ...
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Favolista, letterato (Scarperia 1754 - Firenze 1825). Sacerdote, professore di matematica e filosofia, accademico della Crusca, ebbe fama per i Sonetti pastorali (1789 segg.), e soprattutto per le Favole, [...] chiare e semplici, che rielaborano la materia anche comune con gusto toscano e personale, recando nella compilazione dell'opera un preciso intento morale. La prima edizione del 1795 fu ampliata nel 1802 ...
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Filosofo (Pescocostanzo, L'Aquila, 1773 - Napoli 1847); domenicano, insegnante di matematica e di filosofia, fu in Russia dal 1817 al 1818, precettore dei figli dello zar. La conoscenza diretta che egli [...] ebbe delle opere kantiane, che diffuse sia con l'insegnamento privato sia con le proprie memorie (edite in 3 voll. nel 1843 col titolo Quistioni filosofiche), ebbe grande importanza per la formazione del pensiero speculativo napoletano. ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli elementi è risultato il contributo di J. von Neumann. Dagli studi di matematica applicata di A.D. Gardner, W.H. Kruskal e altri ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] in Egitto, e a Cirene, dove sarebbe venuto a contatto col matematico Teodoro. È fuor di dubbio, comunque, che in questo viaggio P modo non chiaro, della sua presenza: e il nobile filosofo ateniese, che era allora sulla quarantina, finì venduto schiavo ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] trova poi un nuovo impulso nella lotta per le investiture e nella filosofia di Tommaso d’Aquino. Con l’età moderna, il diritto di tre tensioni principali, può esprimersi nella seguente forma matematica:
dove il limite di r. (snervamento o ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] tradizionale (Die falsche Spitzfindigkeit der vier syllogistischen Figuren, 1762) o si tenti di introdurre in filosofia strumenti di origine matematica (Versuch, den Begriff der negativen Grössen in die Weltweisheit einzuführen, 1763); sia che si ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] C.G. Jung. Né va dimenticato E. Cassirer, la cui Filosofia delle forme simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ‘critica della ragione in essa contenuti.
Matematica
In tab. 2 A, B, C, D sono indicati alcuni s. matematici, riportando per ciascuno ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] con le più spiccate personalità della scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a fanno di L. uno dei fondatori di varî, elevati indirizzi delle moderne matematiche. ▭ Formula di Leibniz: è la formula che dà la derivata n- ...
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Fisico scozzese (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879). Contribuì allo sviluppo della fisica con la teoria del campo elettromagnetico e la prima formulazione statistica della teoria cinetica dei gas. Appartenente [...] . A sedici anni entrò nell'università di Edimburgo, dove fu sotto la guida del fisico J. D. Forbes e del matematicofilosofo kantiano Sir W. Hamilton e, dopo la laurea, si iscrisse alla prestigiosa università di Cambridge per conseguirvi il dottorato ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...