In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] scienze umane e sociali (come la storiografia, la filosofia, la linguistica, ecc.). La terza ha in comune diversi.
Dal punto di vista pragmatico, non si nega che i linguaggi settoriali siano varietà diafasiche, ma si colloca al centro il testo o ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] nostro cittadino Aristotile, e ogni parte della filosofia nella nostra favella fedelmente trasporterà. Per questa polemica tassesca, in Prospettive di storia della linguistica. Lingua linguaggio comunicazione sociale, a cura di L. Formigari & F ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] non sono fissate in un elenco univoco. La terminologia grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera per «coniugazione», pendente per «imperfetto», senza termine per «infinito»; con ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] 1979; Simone 1995).
Il dibattito sulla natura dei segni linguistici è molto antico, e si può far risalire alla filosofia del linguaggio della Grecia antica. Nei termini della classica dicotomia tra phýsis «natura» e nómos «accordo», le due ipotesi ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] del saggio affronta il tema della nascita del linguaggio, accogliendo le teorie sensiste degli illuministi francesi Condillac lungo uso, e dava loro un’aria cosmopolitica, l’aria filosofica, a scapito del colore locale e nazionale» (De Sanctis 1968 ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] a quello già esperito con l’esame della letteratura in rapporto all’estetica) di integrare questo aspetto della lingua nella sua filosofia del linguaggio fu fatto da Croce solo nel 1941, discutendo alcune opere di Giulio Bertoni (Discorsi di varia ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] R. Antonelli, Firenze, La Nuova Italia, 1992).
Eco, Umberto (1984), Metafora e semiosi, in Id., Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi, pp. 141-198.
Gruppo μ (1970), Rhetorique générale, Paris, Larousse (trad. it. Retorica generale. Le ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] . 3º (Speech acts), pp. 41-58 (trad. it. Logica e conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli, 1978, pp. 199-219).
Lakoff, Robin (1973), The logic of politeness, in ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] (2009), Pragmatica cognitiva. I meccanismi della comunicazione, Roma - Bari, Laterza.
Eco, Umberto (1984), Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi.
Gruppo μ (1970), Rhetorique générale, Paris, Larousse (trad. it. Retorica generale. Le ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] (gr. néos helikíen «giovane l’età»), il linguaggio poetico neoclassico ha riesumato il cosiddetto accusativo alla greca o dalla storiografia alla politica, dall’architettura alla retorica e alla filosofia (Migliorini 19785: 301-305; 402-408). C’è da ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...