Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] M. (1986), Condizioni costitutive, «Rivista internazionale di filosofia del diritto» 63, pp. 160-191.
Azzoni pp. 85-135.
Conte, Amedeo G. (1977), Aspetti della semantica del linguaggio deontico, in Logica deontica e semantica, a cura di G. di Bernardo ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] pp. 568 ss. (poi rist. in Discorsi di varia filosofia, I, Bari 1945, pp. 235-250); U. Cianciòlo, G. B. si filologia romanica stiinta idealista, Cluj-Sibiu 1944; G. Nencioni, La teoria dei linguaggio di G. B., in Idealismo e realismo nella scienza del ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] modernamente denotativa con una sintassi lineare e un linguaggio più colloquiale. Esplicitamente Francesco Algarotti nei Dialoghi sopra dell’italiano.
Cesarotti, Melchiorre (1969), Saggio sulla filosofia delle lingue, a cura di M. Puppo, Milano ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] su Le "Nubi" di Aristofane, sempre sul Giornale napoletano di filosofia elettere, VII (1883), ma già i suoi studi avevano rimane creazione puramente individuale in quanto, a che un linguaggio esista, occorre che tanto chi parla quanto chi ascolta ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] e di retorica e con armonia spiegabili solo con la presenza di quella «regola di grammaticali parole» che, per la filosofia del linguaggio d’età medievale e umanistica, era il presupposto e il fondamento stesso dell’arte poetica e della retorica. All ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] 1997), nonché nelle sue relazioni con la logica e la filosofia (Horn 1989). Le caratteristiche della negazione in italiano ( come in sit autem sermo vester, est, est; non, non «ma il vostro linguaggio sia: “sì” se è sì, “no” se è no» (Matteo 5, 37 ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] anche «l’opera italiana raramente scada a povertà di linguaggio (poorness of language), ma, dentro la mediocrità e lingue era sostenuto anche da Johann Christoph Schwab, professore di filosofia a Stoccarda, secondo cui (1785) l’italiano sarebbe ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] giott. ital., XXVI [19341, p. 40, infine, dal 1940, "linguistica spaziale"), più che una coerente e completa filosofia del linguaggio, volle essere e fu un insieme di norme tecniche di portata generale: le norme "areali" o "spaziali" costituiscono il ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] sono dunque più adatte alla letteratura (soprattutto alla lingua poetica) che i termini denotativi propri del linguaggiofilosofico e scientifico. Così parole come lontano, antico, notte, notturno, oscurità, profondo, solitudine, silenzio e simili ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] risale a tempi molto recenti) e in ambiti particolari o specialistici della lingua (per es. in quello del linguaggio scientifico, tecnico, giuridico, filosofico, ecc.).
Si è detto che i latinismi si comportano in italiano come se fossero delle parole ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...