Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] senso di un’accettazione piena e senza remore del linguaggio naturale, fatta salva la piena libertà di alternare I, ix, 10-11). Secondo questa idea, che Dante teorizza filosoficamente ma che, nel suo nucleo intuitivo, è da ritenersi appartenente al ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] il latino prima di raggiungere l’italiano: parole come coscienza, filosofia, problema, tema o tesi. Segue l’inglese, che supera guerriglia, parata, ronda, squadriglia; ➔ militare, linguaggio). Questi apporti erano stati preceduti dai vari e ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ), allo stesso titolo del fiorentino della Consolazione della filosofia di Boezio volgarizzata da Alberto della Piagentina (fra lo più non è), di realistico e popolare hanno certamente il linguaggio:
Ne la stia mi par esser col leone
quando a Lutier ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] Lingua Toscana, nel primo dei quali, dopo una parte filosofica, non trascura la tradizione e parla di ortografia: lettere Bari, Laterza.
De Mauro, Tullio (1977), Scuola e linguaggio. Questioni di educazione linguistica, Roma, Editori Riuniti.
Fornara ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] in certe parti del Decameron (per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in senz’altro quella di ➔ Melchiorre Cesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue, che si conclude con la proposta di ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] più tarde, dell’inizio del XVI secolo, fondate sul linguaggio letterario). L’intento di Alberti non era normativo: non di italiano a Parigi): si fregia del titolo di Grammatica filosofica della lingua italiana (18352), anche se poi l’ammirazione per ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] » 10, pp. 1-62.
Trifone, Pietro (1991), D’Annunzio e il linguaggio dei giornali, in Studi su D’Annunzio. Seminario di studio (23-25 novembre 1988), Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Chieti, Istituto di filologia moderna, a cura di A ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] , la socialità, la sincronia del fatto linguistico» (Vitale 1990: 224), anche attraverso un intenso studio della filosofia del linguaggio sette-ottocentesca, soprattutto francese (Bruni 1999; Dardano 1987); per sistemare in modo più articolato la sua ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] istruito. Si trattava più che altro di rielaborazioni colte del linguaggio contadinesco, come nella letteratura rusticale toscana (con la Tancia e ), accademico della Crusca e del Cimento, letterato, filosofo, scienziato, poeta in latino e in volgare. ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] nota in tutti i tempi e a tutti i popoli. Da linguaggio ostile usato dagli dei nei confronti dell’uomo (Colli 1975, 1977 elementi enigmatici nella famosa citazione dal Saggiatore:
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...