POUND, Ezra (App. I, p. 949)
Nemi D'AGOSTINO
Poeta e critico americano. La sua natura di puritano e di eclettico e geniale assimilatore di idee, lo aveva spinto già dopo il 1915 alla formulazione di [...] poetica poundiana che propone alla poesia un nuovo linguaggio "ideogrammatico", una "scrittura per oggetti" depurata esempio dantesco, un poema che unisca sublimità poetica e profondità filosofica, che riassuma e giudichi le vicende umane e indichi ...
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GASS, William Howard
Maria Anita Stefanelli
Scrittore statunitense, nato a Fargo (North Dakota) il 30 luglio 1924. Trasferitosi nell'Ohio, trascorre l'infanzia e compie gli studi superiori a Warren, [...] dottorato alla Cornell University. È attualmente titolare di Filosofia presso la Washington University di St. Louis ( Willie Masters' lonesome wife (1968), le qualità sensuali del linguaggio sono riflesse nella figura della protagonista Baby Babs. In ...
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SEBORGA, Guido
Giuliano Manacorda
SEBORGA, Guido (pseudonimo di Hess, Guido)
Scrittore, nato a Torino il 10 ottobre 1909, morto ivi il 13 febbraio 1990. Di famiglia di origine egiziana semita, negli [...] , allievo di A. Monti, e successivamente a Parigi studiò filosofia alla Sorbona, ma senza laurearsi. Parigi rimase il punto di Vivere e disvivere, Sangue e cerebrum) che per certo linguaggio asciutto e certa vena di pessimismo lo rendono accostabile ...
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KROLOW, Karl
P. Ch.
Poeta tedesco, nato a Hannover l'11 marzo 1915. Ha studiato germanistica, filologia romanza, filosofia e storia dell'arte nelle università di Gottinga e Breslavia; stabilitosi a [...] ) i cui versi si ispirano a una visione della natura sensitiva ad un tempo e precisa, entro la quale - in un linguaggio di cristallina trasparenza - si rispecchiano l'uomo e l'ordine del cosmo (si vedano anche le variazioni in prosa, tematicamente ...
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WEÖRES, Sándor
Gyozo Szabó
Poeta ungherese, nato a Szombathely il 22 giugno 1913; studiò filosofia ed estetica all'università di Pécs e pubblicò in questa città il primo volume di poesie Hideg van ("Fa [...] . I componimenti di W., privi di contenuti sociali, si nutrono di una filosofia solipsistica, talvolta mitica e panteistica, ed eccellono nella duttilità del linguaggio, capace di esprimere, con uguale efficacia, i sentimenti dell'esasperazione (De ...
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WILSON, John
Salvatore Rosati
Scrittore scozzese, nato a Paisley il 18 maggio 1785, morto a Edimburgo il 3 aprile 1854. Nel 1812 pubblicò un volume di poesie: Isle of Palms, cui ne seguì un altro, The [...] Edimburgo nella cui università ebbe (1820) la cattedra di filosofia morale, che tenne fino al 1851.
Pubblicò dapprima sul scritte con grande naturalezza, spesso in un perfetto linguaggio dialettale, che conserva una sua spontanea eloquenza.
Opere ...
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HEISSENBUTTEL, Helmut
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Rüstringen (Wilhelmshaven) il 21 giugno 1921. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, muove dall'ambito [...] linguistico per farsi interprete e più ancora testimone della crisi esistenziale e sociale dell'epoca. La meccanizzazione, che investe ogni aspetto del reale umanamente controllabile, copre anche il campo ...
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PICON, Gaétan
Massimo Colesanti
Critico e saggista francese, nato a Bordeaux il 18 settembre 1915, morto a Parigi il 15 agosto 1976. Dopo avere studiato filosofia all'università, si dedicò all'insegnamento, [...] , che per quanto sia "assenza" della cosa, e quindi la ricorda, crea un nuovo ordine di relazioni fra esperienza e linguaggio (Introduction à une esthétique de la littérature. L'écrivain et son ombre, 1953). Importante è anche il suo concetto di ...
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MÉCS László
Poeta lirico ungherese nato nel 1895 a Hernádszentistván (comitato Sáros, Šariš, in Slovacchia), dove suo padre fu maestro di scuola e dove nella piccola casa sotto la collina della vecchia [...] in Italia nel 1912. Passò quindi un anno quale studente di filosofia a Budapest ed entrò nel 1914 nell'ordine premostratense. Nel 1918 , la fede apostolica, il simbolismo trasparente, il linguaggio immaginoso, il ritmo tormentato delle sue poesie, il ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] materia e della vita: ecco in ultima analisi la filosofia di Boccioni, ed ecco la funzione dirompente del colore 'irrazionale e un segno dell'energia.
Anche il ritorno al linguaggio infantile sarà così uno dei temi anticipati da Marinetti, come ci ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...