L’antropologia politica di Thomas Hobbes (1588 – 1679) riserva un ruolo primario alle nozioni di conflitto e antagonismo, chiavi di lettura essenziali ai fini di un’accurata comprensione dei sodalizi umani. [...] ’opera hobbesiana divenuta pietra miliare della storia della filosofia politica, il Leviatano (1651), dove l’autore punta a lungo la lente sul corpo umano, il movimento, il linguaggio e le emozioni. Chiudono la riflessione scientifica e antropologica ...
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Non c’è niente di più umano della scelta, un concetto trasversale che di taglio attraversa tutti i livelli di realtà della nostra esistenza assumendo connotazioni via via diverse.Compare già multiforme [...] alla massima felicità. Secondo i dettami della filosofia neoliberale, più è meglio: un principio collettiva, politica, globale: eppure, ha attecchito molto il linguaggio dell’azione individuale, che deresponsabilizza le istituzioni e i colossi ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] ' più radicale.Sulla questione del trauma che l'essere gettati nel linguaggio comporta, e del modo in cui l'ho vissuto in prima dottorato negli Stati Uniti tra la linguistica, la filosofia e la letteratura. Alcuni universali sembra che probabilmente ...
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Nel saggio The Structure of Scientific Revolutions, pubblicato nel 1962, Thomas Kuhn propone una riflessione sulla struttura concettuale e sullo sviluppo della conoscenza scientifica che intende fornire [...] questa premessa, che domina l’intero saggio, il filosofo statunitense introduce, per affrontare il tema della visione del forma di dogmatismo e di irrazionalismo. Lo stesso linguaggio non è mai intraducibile e incommensurabile, come spesso ha ...
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La recente pubblicazione in Italia del testo di Dan Zahavi Phenomenology: The Basics, nella traduzione Il primo libro di fenomenologia (Einaudi, 2023), costituisce certamente un valido incentivo per tornare [...] nell’opera che può essere considerata il manifesto programmatico della moderna filosofia naturalistica, Il Saggiatore (1623), interpreta l’universo come un libro scritto con un linguaggio di natura geometrica, e studiabile da chi riconosce in esso ...
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Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] ’abbraccio senza parole, il bacio silenzioso: è un superamento del linguaggio, ma non una rinuncia al significato. [...] Questa bocca che in esso la sintesi del pensiero religioso – e quindi filosofico – di Dostoevskij.Lo stesso si può dire per le ...
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Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] libertà è un libro di difficile lettura: è un’opera di filosofia, di sociologia, non è un racconto. Ed è scritto in certo senso» (Galvagno 2004: pp. 200-201). Per Carlo Levi il linguaggio poetico è, in tutte le sue modalità d’espressione, il mezzo più ...
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Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] lo fece diventare più intelligente e astuto, rese il suo linguaggio più colto e raffinato e mantenne sempre la maschera nera e “Il cinema e la voce dell’ordinario. Per una nuova filosofia dei generi”, tesi di dottorato, Università della Calabria, 2012 ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] : ma allora cosa è la realtà? Ne possiamo avere davvero accesso al di là del linguaggio?
Alle pipe di Magritte, il filosofo Michel Foucault ha dedicato alcune sue riflessioni degli inizi degli anni Settanta. Foucault, col suo modo di fare sempre ...
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La filosofia della scienza è una disciplina relativamente giovane. Si può dire che essa nasca in senso proprio con il Circolo di Vienna (Wiener Kreis), un seminario permanente in cui si incontravano filosofi, [...] a causa dell’inasprirsi dell’antisemitismo in Austria. I membri del Circolo intendevano la filosofia come analisi logica del linguaggio scientifico, ossia come vaglio critico delle asserzioni scientifiche sotto il preciso “bisturi” della logica ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...