Filosofo e storico tedesco della filosofia (Monaco di Baviera 1897 - Heidelberg 1973). Critico nei confronti del relativismo dello storicismo, vi contrappose un recupero della natura intesa come fonte [...] ; dal 1928 al 1934 insegnò all'università di Marburgo. Di origine ebraica, fu costretto a lasciare il paese a causa delle persecuzioni razziali. Dal 1936 al 1941 insegnò filosofia all'università Tohoku di Sendai in Giappone; quindi insegnò negli USA ...
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Orobio de Castro, Isaac (propr. Balthasar Abraham Alvares). – Medico, filosofo, teologo e scrittore sefardita ispanoportoghese (Braganza 1617 - Amsterdam 1687). Proveniente da una famiglia di marranos [...] e in quella di Alcalá, integrandoli con quelli di filosofia e teologia neoscolastica. Trasferitosi a Cadice, quindi a Siviglia medica, affermandosi parallelamente come strenuo difensore della tradizione ebraica, in polemica, tra gli altri, contro Juan ...
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Giornalista italiana (Milano 1919 - Roma 2011). Di famiglia ebraica, con un padre antifascista, dopo la promulgazione delle leggi razziali, ha dovuto lasciare gli studi alla facoltà di Filosofia dell'università [...] Religious News Service di New York. Impegnata attivamente all'interno della comunità ebraica, è stata dal 1978 per cinque anni vicepresidente dell’UCEI, Unione delle comunità ebraiche italiane, di cui è stata poi presidente, prima donna a ricoprire ...
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Loewenthal, Elena. – Scrittrice e traduttrice italiana (n. Torino 1960). Ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d'Israele, attività che le sono valse nel 1999 un premio speciale da [...] per l'infanzia, con I bottoni del signor Montefiore e altre storie ebraiche ha vinto nel 1997 il Premio Andersen. Collabora con La Stampa e insegna cultura ebraica alla facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. ...
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Filosofo politico (Kirchhain, Assia, 1899 - Annapolis 1973). Di famiglia ebraica, studiò in Germania, dove divenne ricercatore della Akademie für die Wissenschaft des Judentums di Berlino. Emigrato in [...] -48), quindi all'univ. di Chicago (1948-68). Avverso allo storicismo, il cui relativismo impedirebbe l'elaborazione di una filosofia politica basata su valori e norme etiche universali, S. ha proposto il ritorno alla tradizione del pensiero politico ...
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Margalit, Avishai. – Filofoso israeliano (n. Afula 1939). Laureato in Filosofia (1963) e in Economia (1965) all’Università di Gerusalemme, ha insegnato in questo ateneo fino al 2006, quando è diventato [...] Study di Princeton. Professore emerito della Università ebraica di Gerusalemme, tra i fondatori del movimento pacifista israeliano Peace Now, M. si è mosso nell’ambito di studi della filosofia del linguaggio e della logica, approfondendo soprattutto ...
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Filosofo e docente israeliano (Subotica 1934 – Gerusalemme 2012). Di origine ebraica, è sopravvissuto a un campo di concentramento nazista in Jugoslavia e nel 1948 si è trasferito con la famiglia in Israele. [...] di discipline quali Matematica, Fisica e Storia della scienza, si è dedicato all’investigazione dei fattori storici e filosofici responsabili dei mutamenti scientifici: nel 1974 ha pubblicato il primo di numerosi testi e saggi accademici sul tema ...
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Famiglia veneziana di antica nobiltà, ricca per la mercatura, costantemente rappresentata, soprattutto nei secc. 15º e 16º, nelle più alte magistrature della Repubblica, ma anche nel campo dell'attività [...] fine del 15º sec.; Marcantonio (v.); e Domenico (m. 1484), successore nel 1455 di Paolo Della Pergola come lettore di filosofia, teologia e matematiche alla scuola di Rialto, dove ebbe tra gli allievi Luca Paciol; Alvise (m. 1575), fondatore, nel ...
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Musicista (Odessa 1882 - Port Chester, New York, 1959). Studiò al conservatorio di Pietroburgo con A. Ljadov e N. Rimskij-Korsakov. Nel 1920 si trasferì negli USA, assumendone la cittadinanza. Compositore, [...] (1928), l'opera Julian the Apostate Caesar (1939), il balletto Lament of Rachel (1920), cinque sinfonie, pagine d'ispirazione ebraica. Ha pubblicato inoltre Music of our day (1932), Music of the ghetto and Bible (1934) e saggi di matematica e ...
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Forma latinizzata del nome del medico e astrologo Michel de Nostredame (Saint-Rémy 1503 - Salon 1566). Di origine ebraica, studiò dapprima filosofia ad Avignone, quindi medicina a Montpellier. Noto specialmente [...] per le ricette fondate su asserzioni di segrete proprietà e per i pronostici astrologici, fu chiamato a Parigi, nel 1566, da Caterina de' Medici con l'incarico di fare l'oroscopo ai suoi tre figli (Francesco ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...