Teologo evangelico e orientalista (Berlino 1848 - ivi 1922), prof. di teologia a Berlino; esegeta e storico della filosofiaebraica e del giudaismo. Fondò (1886) e diresse, assieme a O. Zöckler, l'istituto [...] per la compilazione del Kurzgefasster Kommentar zu der heiligen Schrift des Alten und Neuen Testaments (1886). Fu anche direttore, fino alla sua morte, dell'Institutum Judaicum presso l'università di Berlino, ...
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Rabbino e pensatore (Poznań 1525 circa - Praga 1609), fu dapprima rabbino in Moravia e quindi a Praga. Scrisse opere di ritualistica e soprattutto di filosofiaebraica, che lasciarono un'impronta sul pensiero [...] mistico successivo. Fu stimato come matematico e astronomo. La leggenda popolare gli attribuisce la creazione di un Golem ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] e il Liber de Pomo sive de morte Aristotilis, a cura di B. Nardi-P. Mazzantini, Torino 1964.
Un glossario filosoficoebraico-italiano, a cura di G. Sermoneta, Roma 1969.
The Commentary of Judah ben Solomon Hakohen ibn Matqah to Genesis, Psalms ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] nella sua antica patria. A mano a mano che il movimento elaborava una sua filosofia, si diffondeva l'opinione che molti dei rituali ebraici potevano essere abbandonati in quanto era mutata la risposta del giudaismo allo Zeitgeist: atteggiamento ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] Il pensiero religioso di G. Mazzini, tenta un accostamento fra la concezione deista del pensatore italiano e la filosofiaebraica. Il patrimonio della cultura israelita viene considerato come una tappa verso l'ideale mazziniano di una religione dell ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] idea che i cristiani avevano ereditato dal millenarismo ebraico, che era stata potentemente rilanciata da Ippolito all ricerca eusebiana della presenza del Dio uno non solo nella filosofia e nella teologia, bensì pure nella politica e nella storia ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] anzi come essa stessa un sistema di ‘filosofia sacra’, la interpretarono in senso realistico (‘realismo simile a quello masoretico.
Edizioni
- La prima edizione a stampa della B. ebraica intera (dopo le edizioni di singoli libri, dal 1477 in poi) fu ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù collettivi dell’umanità sia alle vicende particolari della storia ebraica. Nel Nuovo Testamento si matura la concezione cristiana ...
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Ecclesiastico italiano (Torino 1927 - Gallarate 2012). Autorevole biblista, è stato arcivescovo di Milano (1980-2002) e dal 1983 cardinale. Rettore del Pontificio istituto biblico di Roma, sostenitore [...] al 2007 ha vissuto principalmente a Gerusalemme dove, nel 2006, ha ricevuto la laurea honoris causa in filosofia all'univ. ebraica.
Opere
Biblista di fama internazionale, ha pubblicato Il problema storico della Risurrezione negli studî recenti (1959 ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] sottrarre le istituzioni ecclesiali alla matrice di filosofia sociale post-hegeliana che ha presieduto al coscienza soltanto molto vaga del fatto che la loro radice è ebraica. La potranno riscoprire e valorizzare appieno nel dialogo con l'ebraismo ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...