La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] testo prende il nome, circondato dai suoi discepoli. Egli spiega perché il filosofo non teme la morte e crede nell'immortalità dell'anima; Dio ha secondo la consuetudine del tempo; la stesura in ebraico, compilata nel 1235 a Barcellona da Abrāhām ben ...
Leggi Tutto
Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] , comunque, garantire (infra, §6) e, nella filosofia politica del secondo dopoguerra, sono stati ulteriormente discussi criteri utili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica); l. 10.3.1955, n. 96 (Provvidenze a ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] la sua conoscenza del greco, del persiano, del siriaco, dell'ebraico, così come della medicina e dell'astronomia. Il poema astrologico compilato tra il 975 e il 991) e l'enciclopedia filosofica redatta dagli Īḫwān al-Ṣafā᾽ (Fratelli della purezza).
L ...
Leggi Tutto
La Scuola Normale di Pisa negli anni Trenta
Andrea Mariuzzo
Dalla memoria alla storia
Sono noti i giudizi sulla Scuola Normale Superiore che Yvon De Begnac ha attribuito a Benito Mussolini: «Locanda [...] Pisa (Mariuzzo 2010, pp. 29-30).
Dal canto suo, il filosofo siciliano vedeva nella direzione dell’istituto di cui era stato allievo tra il non ariani e la sostituzione del personale di origine ebraica. A più riprese, Gentile e Chiavacci valutarono la ...
Leggi Tutto
POSSEVINO, Antonio
Emanuele Colombo
POSSEVINO, Antonio. – Nacque a Mantova nel 1533 da Francesco e Caterina, in una famiglia di orefici di origini piemontesi. La notizia che i genitori fossero di origini [...] , Roma 1982, pp. 61, 102, 110.
Presunte origini ebraiche e dibattiti sui nuovi cristiani: J.P. Donnelly, A. selecta”. Una svista di A. P., in Bruniana e Campanelliana. Ricerche filosofiche e materiali storico-testuali, XII (2006), pp. 183-190.
Altre ...
Leggi Tutto
ROZENSTEJN, Anja Moiseevna (Anna Kuliscioff). – Nacque a Simferopoli (penisola della Crimea) nel 1854 (ma la data è incerta)
Mariapia Bigaran
da Moisej e da Rosalia Karpacevskj, maggiore di altri due [...] ; si iscrisse alla seconda sezione del corso di filosofia, Dipartimento delle scienze esatte del Politecnico.
Accanto a della patria.
Non risulta una sua vicinanza alla tradizione ebraica, ma fu favorevole alla dichiarazione di Balfour che indicò ...
Leggi Tutto
ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] ritratti e raffigurazioni tratte dalla religione cristiana o ebraica e anche dalla mitologia pagana. Trovati per gran lateranense, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 24, 1994, pp. 661-681; I Goti ...
Leggi Tutto
MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] titolo di dottore in teologia, e quello di dottore in filosofia presso l’Accademia romana S. Tommaso d’Aquino, Mauro di guida nella soluzione di problemi riguardanti ad esempio la lingua ebraica alla quale (permettano i Maestri che dica il mio parere) ...
Leggi Tutto
MUSATTI, Cesare
Rodolfo Reichmann
MUSATTI, Cesare (Eugenio Luigi). – Nacque a Mira, presso Dolo (Venezia), il 21 settembre 1897, da Elia e da Emma Leanza.
Il padre, avvocato, fu uno dei fondatori della [...] tutta la vita. Nel 1915 si diplomò con buoni voti, soprattutto in filosofia e in matematica, e su quest’ultima cadde la scelta accademica, nella pubblici. Il padre di Musatti era di famiglia ebraica, cosicché la posizione accademica del figlio fu ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filone di Alessandria e la sintesi tra pensiero greco ed ebraico
Francesca Calabi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filone rappresenta [...] felice sintesi tra tradizione ebraica e pensiero greco. Egli interpreta la Bibbia testo autoritativo che contiene sia la legge che regge il cosmo, sia la norma tra gli uomini. La sua esegesi è condotta con categorie filosofiche greche come greca è ...
Leggi Tutto
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...